Danni del terremoto, vertice della Protezione civile

Danni del terremoto, vertice della Protezione civile

Sono ben 2.656 le richieste di verifica danni pervenute sino ad oggi

amministratori, rappresentanti della Protezione civile regionale e nazionale ed  esponenti istituzionali per fare il punto sullo stato delle verifiche, effettuate o ancora in corso, su edifici pubblici e privati situati nel territorio provinciale, avviate a seguito del terremoto verificatosi ad aprile nel vicino Abruzzo. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia Piero Celani, il dirigente del Servizio regionale della Protezione Civile Roberto Oreficini (accompagnato dai funzionari Pierpaolo Tiberi, Roberto Staffolani e Alvaro Cosimi), la responsabile Servizio Beni Culturali della Regione Marche Paola Mazzotti, Giacomo Di Pasquale del Dipartimento nazionale della Protezione Civile e Maurizio Cacciatori, dirigente del Comune di Ascoli.
Sono ben 2656 le richieste di verifica danni pervenute sino ad oggi da parte di soggetti pubblici e privati cittadini, a fronte delle quali sono stati effettuati circa 941 interventi di sopralluogo (di cui 194 su edifici pubblici e 747 su edifici privati). Nonostante l’impegno di numerose squadre di tecnici dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e della Regione, resta alto il numero dei sopralluoghi ancora da svolgere, circa 1715. Per questo, il Presidente della Provincia Piero Celani ha avanzato la richiesta ai vertici della Protezione Civile Regionale di accelerare il processo di verifica chiedendo ai Comuni del territorio di fornire ulteriori tecnici e professionisti. Se ciò non bastasse, si prevede anche il coinvolgimento degli Ordini professionali.
“Dall’incontro di ieri molto utile e proficuo – ha spiegato il Presidente Celani - è emersa anche l’urgenza di procedere alla quantificazione della tipologia dei danni riportati dai beni di interesse storico-artistico e dagli edifici privati presenti nel nostro territorio.
Basti pensare che nel centro storico di Ascoli sono ancora chiusi tre autentici tesori d’arte e di cultura, quali la Pinacoteca Civica e le chiese dell’Adorazione e di Sant’Angelo Magno, che necessitano di un’immediata verifica tecnica per comprendere il reale ammontare dei danni e approntare quindi gli interventi utili ad una pronta riapertura.
La quantificazione dettagliata dei danni, inoltre, ci permetterebbe di avere a disposizione la documentazione necessaria per avanzare al Governo o agli Enti competenti la richiesta di finanziamento in caso di disponibilità di fondi ministeriali o di altra natura. Allo stato attuale – ha aggiunto Celani – non ci sono risorse disponibili per il Piceno, ma occorre essere pronti per cogliere le opportunità di eventuali strumenti normativi messi in campo. Vista la grande mole di lavoro ancora da effettuare – ha concluso il Presidente - entro la fine di luglio ci incontreremo nuovamente per aggiornare la stima complessiva dei danni e definire il piano dei sopralluoghi ancora da mettere in atto”.