Magistratura, il pg Dragotto ritira le dimissioni

Magistratura, il pg Dragotto ritira le dimissioni

Dopo aver letto le motivazioni della sentenza che non riguardano solo il suo famoso blog

La decisione, ha spiegato in un incontro con i giornalisti, dopo aver letto le motivazioni, che non riguardano solo il blog in cui aveva criticato sentenze di colleghi facendo commenti ironici, ma un suo presunto condizionamento del Consiglio giudiziario, che aveva dato parere positivo all'idoneità per la conferma dell'incarico.
Sulla decisione del Csm hanno pesato però anche gli esposti, già archiviati, di sette magistrati contro Dragotto. "La pratica - ha sostenuto il pg - è stata riesumata per dimostrare che il fatto stesso (considerato più unico che raro) che sette magistrati abbiano trovato il coraggio di segnalare la particolare severità di un procuratore generale, era chiaro indizio che non era adatto a restare in carica". Peraltro, ha fatto notare, tre degli autori degli esposti hanno fatto parte del Consiglio giudiziario, e due di loro sono firmatari del parere "altamente positivo" redatto per la sua riconferma.
Nei loro confronti, inoltre, il pg si è sempre espresso a favore in occasione dell'esame di professionalità per la progressione in carriera - tranne in un caso, in cui si è astenuto - sede in cui Dragotto, in forza della sua "autorevolezza", avrebbe secondo il Csm condizionato l'intero Consiglio giudiziario nelle diverse composizioni degli ultimi sei anni fino a indurlo a dare parere positivo alla sua riconferma.
"Il giudizio negativo contenuto nella relazione del Csm - ha dichiarato - si basa su gravissimi e volontari travisamenti dei fatti, e su accuse gratuite non solo nei confronti del pg ma anche dei membri effettivi e perfino dei vari presidenti della Corte d'Appello di Ancona succedutisi nell'incarico dal 2003 ad oggi". "Un grave attacco ai colleghi - ha concluso -, e poiché io sono l'unico che può far ricorso ho deciso di sospendere le dimissioni e presentare una controdeduzione al Csm".
Se questo non dovesse rimettere in discussione la propria decisione, Dragotto farà ricorso al Tar. Intanto, il famoso blog, ha visto un'impennata di accessi: ben 3.000, da quando è esploso il caso.

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