Potrebbe essersi trattato o di un gesto intimidatorio o di uno scherzo finito, però, male
sedile di fianco al posto di guida di una Fiat Uno bianca - rubata il 1 aprile a un sacerdote spagnolo di Grottaferrata - in sosta in via dei Cappuccini a Tolentino (Macerata). Secondo le prime ipotesi, potrebbe essersi trattato o di un gesto intimidatorio o di uno scherzo finito, però, male. Nei giorni scorsi, a seguito di un fortunale che si era abbattuto sulla zona, i netturbini comunali avevano spostato a mano l'auto (che era aperta), senza notare nulla di insolito.
Gli abitanti della zona però, visto che nessuno era più venuto a riprendersi l'auto, che risultava parcheggiata in quel posto dal giugno scorso, avevano segnalato il caso ai carabinieri. Lunedì i militari hanno proceduto a perquisire l'auto per identificare il proprietario, scoprendo sotto il sedile anteriore destro un ordigno apparentemente composto da cinque candelotti di dinamite dai quali partivano altrettanti fili collegati direttamente con un telefonino di vecchia generazione. I candelotti erano tenuti insieme da un nastro adesivo marrone. Immediatamente, da Ancona sono stati mobilitati gli artificieri, i quali hanno poi constatato che si trattava di cilindri di legno ricoperti con cera appositamente per farli sembrare veri candelotti.
Le indagini hanno successivamente consentito di stabilire che l'auto era stata rubata il 1 aprile scorso a Grottaferrata (Roma) a un sacerdote spagnolo. Varie le ipotesi sin qui fatte per tentare di spiegare il ritrovamento, compresa quella di un gesto intimidatorio, anche se non è ben chiaro, al momento, nei confronti di chi: nella zona di Tolentino dove l'auto era parcheggiata non risulta la presenza di persone che potrebbero essere state l'obiettivo dell'intimidazione. E se il gesto fosse stato compiuto per impaurire il sacerdote di Grottaferrata, vi sarebbe da spiegare come e perché l'auto è arrivata a Tolentino.
Nelle ultime ore è emersa anche la possibilità che si sia trattato di uno scherzo nei confronti del prete spagnolo, scherzo che però non sarebbe andato a buon fine poiché qualcuno si sarebbe intromesso rubando l'auto per rientrare nelle Marche.