Cubano accoltellato, oggi convalida degli arresti

Cubano accoltellato, oggi convalida degli arresti

Un colombiano e di un ecuadoregno accusati di aver ucciso Pino Ariel Osvaldo Bravo

motivi ancora da chiarire del tutto, nella notte tra sabato e domenica, un cubano di 33 anni, Pino Ariel Osvaldo Bravo, a Jesi. L'uomo, un pizzaiolo regolare in Italia come i presunti aggressori, è morto trafitto da almeno 14 colpi inferti quasi con certezza con due coltelli, uno dei quali trovato nei pressi del luogo del delitto. Il diverbio che ha poi portato all'attacco mortale era scoppiato davanti al portone di casa di Bravo: tra gli elementi raccolti dagli investigatori, un commento pesante rivolto da uno dei due alla fidanzata del cubano, durante un incontro casuale qualche ora prima.
Ma non si escludono neppure vecchi rancori. Il fatto è avvenuto in via Pastrengo a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri, dal commissariato di polizia e dall'ospedale. I carabinieri hanno sentito nella notte diversi testimoni e stanno visionando le immagini riprese dai sistemi di sicurezza del vicino ufficio postale e di una banca. Per gli investigatori non vi sarebbero dubbi sulla colpevolezza dei due.

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