Deibera ricognitoria per la Sgl Carbon e arrivo di altri 12 milioni di euro per agevolazioni alle imprese
che in un passo dice: «...Ahlstrom non è in condizione di sottoscrivere “protocolli d'intesa” o altri impegni con soggetti istituzionali che non rientrino nell'ambito di un'usuale trattativa di diritto privato». La missiva ribadisce all'esordio l'interesse a vendere ma “...perché tale trattativa possa avere utilmente luogo – e anche alla luce dell'esperienza negativa dell'ultimo anno – deve sussistere un soggetto effettivamente interessato alla potenziale acquisizione. Cosa che – allo stato e alla luce delle informazioni a noi note – non sussiste”. «Proprio oggi – dice il presidente Rossi – rispondendo ad uno dei lavoratori che mi ha chiamato, ho detto che se non si fosse in periodo elettorale sarebbe il momento di farsi sentire in modo forte da istituzioni, organizzazioni sindacali per questa risposta che è un vero schiaffo in faccia.
Non voglio più parlare di cinesi o altro. Dico invece che non c'è alcun fraintendimento: il dottor Borrello ha sempre dichiarato infatti, negli incontri al Ministero, che c'era disponibilità ad una lettera d'intenti che stabilisse tempi e modalità per l'operatività di un soggetto terzo incaricato di trovare proposte e realtà imprenditoriali per la riattivazione dell'impianto o per la sua reindustrializzazione».
Oltre alle spine ci sono però rose che continuano a fiorire. Il 5 giugno verrà convocata l'ultima giunta provinciale per approvare la delibera ricognitoria di tutti gli elaborati per la riconversione della Sgl Carbon e il suo polo scientifico e tecnologico, tra questi il progetto preliminare di bonifica che la Sgl Carbon ha presentato in Comune per la valutazione, il progetto preliminare dell'infrastrutturazione e quello ambientale. All'interno dell'atto anche il businessplan economico.
«Con questi elaborati – dice Massimo Rossi – dimostriamo la cantierabilità del progetto entro il 2010 con un cronoprogramma. Previsti i mesi di settembre e ottobre per una consultazione febbrile con la città sulla riqualificazione dell'area Carbon e il suo gradimento. Si vedrà finalmente la proposta urbanistica della facoltà di Architettura che ipotizza insediamenti in 7 ettari dell'area, meno di un terzo del previsto, una quota di questa residenzialità a forte contenuto in bioedilizia e nessuno stravolgimento di standard. Per essere chiari nessun Monticelli, nessun impatto ambientale, come vanno invece predicando alcuni.
La garanzia sta nel fatto che solo il consiglio comunale di Ascoli potrà decidere l'assetto urbanistico. Si potranno utilizzare oltre i 30 milioni di euro per le infrastrutture anche i 12 milioni del contratto di programma industriale del Piceno Consind e siamo in attesa della risposta presentata per 1 milione e 700 mila euro dei Fesr per iniziare a Villa Tofani il front office, la parte promozionale del polo scientifico e tecnologico».