Spacca, Berlusconi prende lucciole per lanterne

Spacca, Berlusconi prende lucciole per lanterne

Lorenzetti: in Umbria e nelle Marche le uniche tende che vediamo sono quelle nei campeggi

che spiega tutte le tappe di un processo che é stato veloce, di qualità trasparente". "Dopo tre mesi - ribadisce il Governatore - i terremotati nelle Marche erano fuori dalle tende e tutti avevano un tetto e una sistemazione più che decorosa".
"E' una affermazione davvero farneticante, frutto del non conoscere le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Dire che dopo 12 anni ci sarebbero ancora persone nelle tende è una bugia talmente grossolana che non merita nemmeno di essere smentita": così la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha replicato al premier Silvio Berlusconi che ha parlato di terremotati ancora nelle tende.
"In Umbria e nelle Marche - ha sottolineato la Lorenzetti - le uniche tende che vediamo sono quelle nei campeggi, dove la gente va per le vacanze e non come sfollata. Verità dei fatti e realtà, per fortuna, sono sotto gli occhi di tutti. E gli basterebbe chiedere - ha concluso la presidente umbra - al suo sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso che in varie circostanze ha sempre apprezzato il nostro modello di ricostruzione".
Ecco l'ennesima "perla" del presidente del Consiglio: "A chi dice che non manterrò i miei impegni per la ricostruzione in Abruzzo rispondo che sono cose che non hanno fondamento". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un'intervista a Reteoro. "Contiamo - spiega Berlusconi - entro la fine di novembre di consegnare le case a chi ha perso la propria e di non avere più nessuno che abita nelle tende. Nelle Marche e nell'Umbria c'é gente che dopo tanti anni sta ancora in tenda". "Io - ribadisce - ho preso un impegno pubblicamente mella drammatica giornata del funerale delle vittime. La ricostruzione dell'Abruzzo è in cima alle mie preoccupazioni. Riusciremo a farla presto, e sarà un'impresa mai riuscita a nessun altro Paese europeo".