Per non aver adottato idonei provvedimenti per evitare i ripetuti sforamenti
polveri sottili, rispetto ai limiti di legge, segnalati in città dalle centraline. E' il reato colposo per cui rischiano un processo l'ex sindaco di Ancona Fabio Sturani, l'ex dirigente dell'ufficio ambiente del Comune Pietro Remitti e dell'ufficio traffico Alessandro Alessandrini. La procura ha fatto recapitare l'avviso di chiusura indagini. I fatti contestati, segnalati nel 2007 in un esposto dall'esponente Pdl Marco Gnocchini, riguardano il periodo compreso tra il 2002 e il 2008. L'inchiesta, condotta dal pm Paolo Gubinelli, è stata svolta con l'ausilio della polizia provinciale che ha eseguito gli accertamenti del caso. Riguardano in particolare i dati di tre centraline, quelle di via Conca a Torrette, di via Bocconi, all'uscita dell'asse Nord Sud e di piazza Roma, in centro. In tutti i casi gli sforamenti del livello di pm10 sarebbero stati continui rispetto al limite di 36 previsto dalle direttive europee. Ora gli indagati potranno presentare memorie o chiedere di essere sentiti per dare la loro versione dei fatti in merito alla vicenda. Gli inquirenti avevano anche acquisito le ordinanze con cui il Comune aveva disposto limitazioni o altri provvedimenti per attenuare il traffico. Ma dalla misura delle targhe alterne del marzo 2004 - che aveva avuto qualche risultato positivo ma non era stata ripetuta - alle biciclette elettriche mai entrate in funzione, nessun accorgimento aveva risolto il problema.