Vicenda Sturani, conclusioni della procura a giugno

Vicenda Sturani, conclusioni della procura a giugno

Il lavoro dei magistrati, il procuratore Dragotto e il sostituto Gebbia, è in fase avanzata

legata alla compravendita dell'area portuale ex Ccs. Nell'inchiesta sono indagati per concussione finalizzata alla corruzione gli ex sindaci di Ancona Renato Galeazzi, ora ricandidato con una lista civica, e Fabio Sturani. Il lavoro dei magistrati, il procuratore Gaetano Dragotto e il sostituto Filippo Gebbia, è comunque in fase di avanzata elaborazione. Serviranno però almeno altre due settimane per conoscere le determinazioni su richieste di rinvio a giudizio, o di archiviazione, e istanze di archiviazione per reati prescritti. Il tutto dunque avverrà dopo il primo turno elettorale.
A carico di Sturani e Galeazzi, che hanno respinto ogni addebito, vi sono anche accuse di malversazione legate al contributo regionale da 118 mila euro concesso alla Ccs per opere mai realizzate, ed ereditato da Anconambiente, la spa che acquisì l'area.
Ai politici, gli inquirenti imputano di aver concusso Umberto Montanari, ex presidente di Anconambiente, per indurlo, nel 2001, all'acquisto del lotto da 18 mila metri, per 5,1 miliardi di lire, nonostante l'area fosse a rischio svalutazione. Operazione finalizzata a favorire Alberto Rossi, titolare della Ccs, in cambio di contributi elettorali per 33.500 euro a Sturani, assunto anche da una società assicurativa riconducibile a Rossi, e dell'appoggio all'elezione di Sturani come favore indiretto alla cordata politica di Galeazzi. Rossi e Loris Onofri, altro amministratore di Ccs, sono accusati di corruzione e malversazione. Accusa quest'ultima contestata anche a Montanari, che è invece parte offesa della concussione.
L'abuso d'ufficio viene contestato al funzionario regionale Sergio Strali, per non aver vigilato sulla pratica del contributo, riemersa solo nel 2006. La concussione non si prescriverà fino al 2013 (2016 se interverrà la richiesta di rinvio a giudizio), la malversazione fino a settembre 2009 (ma Montanari ha rinunciato alla prescrizione). Mentre l'abuso d'ufficio non cadrà in prescrizione prima del 2012 o 2014 in caso di atto interruttivo.

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