Domani incontro in sede con i commercianti del Quartiere Luciani
della qualità architettonica dell’abitato, nonché delle imprese ivi operanti. In pratica trattasi di finanziamenti per investimenti realizzati dai cosiddetti “Centri Commerciali Naturali” nell’ambito di un progetto pubblico – privato, posto in essere tra Comune e attività commerciali coordinate tra di loro. Già in precedenza simili progetti erano stati indirizzati al Centro Storico e proprio lo scorso mese di aprile si è concluso l’ultimo, predisposto secondo il bando nel 2006.
E così alla luce del nuovo bando regionale emanato nei giorni scorsi e la cui scadenza è prevista per il prossimo 31 Luglio, la Confcommercio ascolana ha pensato, di concerto con il Comune di Ascoli Piceno, di predisporre questa volta un progetto specifico per le attività di Porta Maggiore e cioè per il Centro Commerciale Naturale di quel quartiere.
Trattandosi di un’iniziativa conveniente in quanto darebbe la possibilità ai commercianti di recuperare a fondo perduto il 40% delle spese effettuate per ristrutturazioni arredi e vetrine a decorrere dal 1° Gennaio 2008, la Confcommercio si è subito mobilitata chiamando a raccolta per le ore 21.00 di domani sera (martedì 26), presso la propria sede di via Dino Angelini, tutti i titolari di attività commerciali e di pubblico esercizio di Piazza Immacolata e vie adiacenti per costituire subito il Centro Commerciale Naturale, attraverso la individuazione delle imprese interessate e quindi comporre il progetto conclusivo, di concerto con il Comune di Ascoli Piceno che potrà prevedere una spesa massima di 250.000,00 euro.
All’incontro oltre al presidente Confcommercio Antonio Scipioni ed al direttore Giorgio Fiori saranno presenti i funzionari tecnici dell’Associazione, per cui gli stessi raccomandano a tutti gli operatori del “Quartiere Luciani” di non lasciarsi sfuggire una tale opportunità e di intervenire numerosi.
Centro commerciale naturale. Cos'è?
Il termine Centro commerciale naturale (Ccn) indica una rinnovata organizzazione delle attività miste negli spazi pubblici. Si tratta degli esercizi del commercio, dell’artigianato, dei servizi e della cultura, coordinati e integrati fra loro da una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio.
Il Ccn consente infatti di riqualificare le aree in cui sono inseriti gli esercizi e, indirettamente, anche le aree limitrofe, di migliorare i servizi offerti da parte delle imprese e di favorire la crescita del tessuto imprenditoriale.