Benedetto XVI in Giordania, prima tappa del viaggio

Benedetto XVI in Giordania, prima tappa del viaggio

Il Santo Padre si è recato nella Moschea “Al-Hussein Bin Talal”

Un viaggio che toccherà anche Israele ed i Territori Palestinesi. Equilibri sensibilissimi toccano la Terra Santa con forti comunità religiose come le ebraiche e le islamiste. Arrivando ad Amman, in Giordania, Benedetto XVI nel suo discorso pronunciato dinanzi  al Re di Giordania Abdallah II Bin Al-Hussein,  alla Regina Rania, ai diplomatici ed a tutta la corte, ha precisato che:”sono venuto in Giordania come pellegrino per venerare i luoghi santi che hanno giocato una importante parte degli eventi chiave della storia Biblica”…..continuando il suo discorso ha voluto sottolineare che:”la mia visita  mi offre l’opportunità di esprimere il mio profondo rispetto per la comunità Musulmana”. Ha inoltre auspicato che bisogna “favorire un’alleanza di civiltà tra il mondo occidentale e quello musulmano,smentendo le predizioni di coloro che considerano inevitabili la violenza ed il conflitto. Il Regno di Giordania è da tempo in prima linea nelle iniziative volte a promuovere la pace nel Medio Oriente.”
Un pellegrinaggio di pace quello di Benedetto XVI nel nome “dell’unico Dio che è Padre di tutti” per testimoniare l’impegno della Chiesa in favore del dialogo e della riconciliazione interreligiosa.
Amman ha accolto festosamente il Papa. Antichissima capitale, nel terzo secolo a.C.si chiamava Filadelfia in onore del re d’Egitto Tolomeo II Filadelfo. Con questo nome era conosciuta al tempo di Gesù e formava con altre città la Decapoli. Nel 31 avanti Cristo tornò nell’orbita di Gerusalemme dopo che il re Erode il Grande – tristemente noto per la strage degli innocenti – aveva sconfitto i Nabatei. Filadelfia divenne uno dei centri più importanti per i cristiani dei primi secoli , molti furono i martiri di questa città durante la persecuzione di Diocleziano nel terzo secolo dopo Cristo.Divenne sede episcopale ed il suo vescovo intervenne ai Concili di Nicea nel 325,di Antiochia nel 341 e di Calcedonia nel 451. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce in questo territorio alcune chiese bizantine. Nel 635 Filadelfia cadde sotto la dominazione Araba e fu ribattezzata Amman in onore degli Ammoniti, suoi primi abitanti.
Sabato Benedetto XVI si è trasferito in macchina presso l’antica Basilica del “Memoriale di Mosè” affidata alla custodia Francescana in Terra Santa. In questo luogo, secondo la tradizione,il Signore mostrò  a Mosè la Terra Promessa al termine della prova del deserto,40 anni dopo l’esodo dall’Egitto.Pronunziando in questo luogo un discorso dinanzi ad una moltitudine di cristiani,il Papa ha parlato di “un rinnovato amore per il canone della Sacra Scrittura ed il desiderio di superare ogni ostacolo che si frappone alla riconciliazione fra Cristiani ed Ebrei,nel rispetto reciproco e nella cooperazione”.
Nella stessa giornata il Santo Padre si è recato nella Moschea “Al-Hussein Bin Talal” di Amman.
Accolto dall’Imam ha avuto anche un incontro con numerosi Capi religiosi musulmani.
Ad essi si è rivolto dicendo:”…Musulmani e Cristiani, proprio a causa del peso della nostra storia comune così spesso segnata da incomprensioni , devono impegnarsi per essere riconosciuti come adoratori di Dio fedeli alla preghiera …..sempre memori della comune origine e dignità di ogni persona umana che resta al vertice del disegno creatore di Dio per il mondo e per la storia”.
La parte difficile del viaggio inizia oggi con il trasferimento  in Israele.

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