Tallacano, Ciip: accolte le nostre richieste

Tallacano, Ciip: accolte le nostre richieste

Sull’opportunità di uno specifico supplemento d’indagine. Nuovo quesito per il Ctu

by-pass realizzato dalla CIIP dopo il cedimento del ponte-scatolare di Tallacano nel dicembre 2007. L’evento del 21 aprile porta alla luce fattori determinanti per spiegare il cedimento di un anno e mezzo fa. Il giudice quest’oggi ha accolto l’istanza che la CIIP spa aveva promosso sull’opportunità di uno specifico supplemento d’indagine ed ha assegnato al CTU un ulteriore quesito: il termine per depositare in tribunale l’elaborato è il prossimo 30 giugno.
Probabilmente se non fosse avvenuto il dissesto del 21 aprile, la questione delle frane nell’area di Tallacano sarebbe ancora interpretata dai più come un appiglio della CIIP spa per cercare giustificazioni. Fin dall’inizio infatti l’Azienda aveva ipotizzato che il cedimento del ponte-scatolare potesse essere stato indotto da un evento inatteso, anche originato da movimenti franosi. L’argomentazione, sostenuta dalla CIIP spa era stata velocemente accantonata. Una questione forse liquidata troppo rapidamente, alla luce di quanto accaduto poche settimane fa.
Per questo la CIIP spa, per promuovere l’opportunità di uno specifico supplemento di indagine, ha presentato al giudice dott. Giuseppe Marangoni,una formale istanza corredata da una perizia geologica, geotecnica e idrogeologica che evidenzia collegamenti tra la frana del 21 aprile scorso e il cedimento del ponte-scatolare del 2007.
Tale perizia fa rilevare che, nella zona relativa al tratto del ponte canale, è presente una formazione rocciosa che, per la sua conformazione, può determinare localmente problemi di instabilità. Evidenzia, altresì, che almeno tre tombini (posti lungo la strada comunale Tallacano-Poggio Rocchetta, nel tratto che precede la zona attraversata dalla condotta e lungo circa 190 metri)che avrebbero dovuto smaltire le acque sia della pioggia diretta che quelle convogliate dal versante soprastante, sono risultati completamente ostruiti e le acque raccolte dalla strada si sono riversate nell’area dove si trova la condotta, provocando il dissesto franoso, con una colata di fango e detrito che ha raggiunto anche il by-pass realizzato dalla CIIP, e determinando in tal modo un’altra situazione di rischio per le opere della condotta idrica. La loro ostruzione è certamente antecedente al cedimento del ponte-scatolare del 2007 e questo è comprovato dalla presenza di radici al loro interno.
E’ importante far rilevare che la manutenzione dei tombini non è di competenza della CIIP spa, essendo essi posti su strada comunale, e per questo motivo l’Azienda non ha il compito di controllo e pulizia degli stessi.
L’intasamento dei tombini può dunque essere stata causa o significativa concausa nella dinamica del cedimento del ponte-scatolare nel 2007.
Difatti, il lungo e straordinario periodo di siccità nel dicembre di quell’anno aveva fessurato il terreno superficiale e le successive precipitazioni (pioggia e abbondante neve) l’avevano saturato, causando infiltrazioni di acqua e provocando enormi spinte sulla condotta, che avevano determinato un lento scorrimento a valle e la conseguente fessurazione della condotta medesima, dalla quale derivava la perdita idrica e il riempimento dello scatolare.
Quest’oggi il giudice, accogliendo tale impostazione, ha assegnato al CTU Ing. Spada un ulteriore quesito relativo alle possibili influenze della otturazione dei tombini, concedendo allo stesso il termine del 30 giugno per il deposito dell’elaborato.
La CIIP spa, alla luce di quanto accaduto il 21 aprile scorso e delle considerazioni contenute nella perizia geologica consegnata al giudice, auspica che ogni indagine e ogni valutazione venga fatta in maniera meticolosa, nell’interesse di tutte le parti coinvolte e dei cittadini. E’ necessario che venga fatta chiarezza sull’accaduto, non tralasciando nessun elemento d’indagine e giudicando con scrupolosità tutti i fattori causali, anche eventualmente concomitanti, che hanno portato al cedimento del ponte-scatolare».