Dal 6 maggio 2008 era agli arresti domiciliari a causa di vicende legate alla sua attività
Nancy, sarà sottoposta ad autopsia. Lo ha disposto la Procura di Roma. Secondo il magistrato è un “atto dovuto”per accertare se il cardiochirurgo fosse affetto da patologie o se fosse sottoposto a particolari terapie farmacologiche. Si vuol comprendere come possa essere avvenuto il decesso di una persona in apparenti buone condizioni di salute, che si era recato da solo in ospedale e che era stato ricoverato d’urgenza nel reparto cardiologia.”Marcelletti – ha dichiarato un paziente ricoverato nel reparto – ha telefonato alla moglie che si è precipitata in ospedale,ma stava molto male.”
Il Prof .Carlo Marcelletti era nato a Maiolati Spontini provincia di Ancona nel 1944. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica di Roma si era trasferito, per il perfezionamento in cardiochirurgia, dapprima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti specializzandosi in cardiochirurgia pediatrica. Per questa sua specializzazione ha salvato migliaia di bambini. Nel 1982 divenne primario cardiochirurgo dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, incarico che ricoprì fino al 1995. Il suo nome è legato al primo trapianto di cuore eseguito in Italia nel febbraio 1986 su di un bambino di 15 mesi. Nel 1989,sempre presso il Bambin Gesù, provò a separare due gemelli originari di Santo Domingo ma il comitato etico negò l’assenso all’intervento ed i bimbi morirono tre mesi dopo. Nel maggio del 2000 Marcelletti unitamente al collega Norwood della Dupont Foundation di Philadelphia coordinò il gruppo di chirurghi, nell’ospedale Civico di Palermo ove nel frattempo aveva iniziato a lavorare,che tentarono di separare due sorelline siamesi di origine peruviana. Purtroppo il tentativo non riuscì e vi furono polemiche di ordine etico sul fatto di scegliere se mantenere in vita una bambina e non l’altra. Dal 6 maggio 2008 il cardiochirurgo era agli arresti domiciliari in quanto coinvolto in vicende giudiziarie legate alla sua attività professionale e da novembre scorso aveva lasciato l’attività all’ospedale Civico di Palermo.
Chiunque abbia avuto contatti con il prof Marcelletti lo ricorda, al di là delle vicende giudiziarie, come un professionista che ha dato un importante contributo alla cardiochirurgia pediatrica.