Si tratta di un cinquantenne di Aulla che sarebbe pero' già guarito
restare in isolamento per qualche altro giorno. Per comprendere la diffusione in Europa della Nuova Influenza saranno "determinanti i prossimi giorni". E' quanto sostiene l'Organizzazione mondiale di Sanità (OMS) che continua a monitorare costantemente l'evolversi del virus A/H1N1. Al momento per Oms non è possibile comprendere "quanto sia grave la situazione" anche se ancora non c'é stata "una massiccia diffusione dell'influenza al di fuori del Nord America" la pandemia viene data ancora come probabile. Primo caso in Italia - Oggi si è avuta la conferma del primo caso in Italia: si tratta di un cinquantenne di Aulla, centro della provincia di Massa Carrara, rientrato il 23 aprile scorso da un viaggio in Messico. L'uomo, ricoverato da alcuni giorni nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Massa, secondo fonti mediche "é guarito". I medici hanno sottoposto a profilassi sette persone entrate in contatto con lui ma anche al momento non presentano i sintomi influenzali. Il direttore dell'unità operativa malattie infettive dell'Asl di Massa ha spiegato che l'uomo dovrà restare in isolamento ancora per alcuni giorni. Accertati 615 malati - Il numero dei casi accertati nel mondo é arrivato quota 615 (397 nel solo Messico), i morti sono 17. Dal Messico, però, giungono piccoli segnali di miglioramento. Il ministro della Salute locale ha affermato che nelle ultime ore si è entrati in "una fase di stabilizzazione" del contagio. Negli Usa, secondo le cifre diffuse dal Cdc di Atlanta, i casi accertati sono 160 sparsi in 21 stati. Obama, osservare precauzioni - Il presidente Barack Obama, nel suo messaggio del sabato, ha invitato gli americani a mantenere la vigilanza sulla influenza continuando ad osservare le precauzioni minime necessarie. Obama ha detto che gli Usa stanno rispondendo "aggressivamente" alla epidemia di nuova influenza. "A differenza delle varie forme di influenza animale del passato - ha detto Obama - questa si sta diffondendo da persona a persona. Ciò crea le condizioni per una pandemia, ecco perché stiamo agendo rapidamente ed aggressivamente".