Va in carcere la madre che aveva rapito il figlio di 3 anni

Va in carcere la madre che aveva rapito il figlio di 3 anni

Era sottoposta ad obbligo di dimora per sequestro di persona aggravato e porto d'armi

Nelle settimane scorse, M. A., 20 anni, madre del piccolo, sottoposta ad obbligo di dimora per sequestro di persona aggravato e porto d'armi, ha cercato nuovamente di rintracciare il bimbo, sembra spacciandosi anche per un'operatrice minorile. Ed su ordine del gip di Ascoli Piceno è finita in carcere, a Pesaro, per il tentativo di reiterazione del reato.
Una storia di disperazione, degrado, ma anche di grande attaccamento materno. Alla vigilia di Natale la vicenda del piccolo 'Michele', un bambino biondo e dolcissimo, aveva commosso l'Italia. Due mesi prima, il Tribunale minorile di Ancona l'aveva tolto alla madre (il padre non l'ha mai riconosciuto) per manifesta incapacità educativa, e affidato alla Casa di Gigi, una struttura dell'Unitalsi a Ripaberarda di Castignano. Con l'aiuto del convivente e del fratello, la madre, disoccupata e con precedenti di polizia alle spalle, era riuscita a scoprire il rifugio, tanto che il questore di Ascoli aveva firmato fogli di via per tutti e tre. La sera del 20 dicembre però il gruppetto aveva assaltato la casa di accoglienza, calandosi all'interno da una finestra, coltello in pugno e calzamaglie in testa.
Michele era stato portato via in auto, e nascosto nell'alloggio che un albanese aveva affittato alla donna e al suo nuovo compagno, a Chiaravalle. Qui, poche ore dopo, abbracciato a M. A. dentro il box doccia, l'avevano ritrovato i carabinieri, arrestando i tre sequestratori e l'affittuario.
Secondo i Cc di Ascoli e Castignano, fra la fine di febbraio e i primi di aprile M. A. si è di nuovo attivata per avere notizie del bimbo, forse, chissà, in preparazione di un nuovo blitz. Il pm Adriano Crincoli ha così chiesto e ottenuto dal gip Annalisa Gianfelice un aggravamento della misura a suo carico.