Terremoto, 300 gli immobili danneggiati nell'Ascolano

Terremoto, 300 gli immobili danneggiati nell'Ascolano

Riconducibili al sisma il masso pericolante a Trisungo e la frana nell'Acquasantano

il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha chiesto al Governo di estendere a quell'area lo stato di emergenza dichiarato per la provincia aquilana. Lo ha ricordato lo stesso Spacca, che oggi ha svolto una comunicazione sul terremoto in consiglio regionale. Sono circa 300 gli immobili sinora risultati danneggiati; 450 i sopralluoghi effettuati fino al 24 aprile da vigili del fuoco, Regione ed enti locali. Alla stessa data erano giunte 1.417 richieste di sopralluoghi, di cui 450 per edifici privati e 150 per edifici pubblici, con "molte segnalazioni che riguardavano immobili del patrimonio storico-artistico".
Subito dopo la prima scossa del 6 aprile, è stata attivata la Sala operativa integrata della Provincia che da allora - ha osservato Spacca - "ha operato senza soluzione di continuità sia per assicurare la tutela della popolazione sia per raccogliere le richieste di sopralluogo agli immobili". E ci sono state anche "rispetute dichiarazioni allarmistiche diffuse da soggetto non identificato che di tanto in tanto annunciavano il possibile verificarsi di scosse distruttive anche nel territorio ascolano".
C'è stata anche una riunione il 18 aprile, presieduta dall'assessore regionale alla protezione civile Sandro Donati, con un esperto dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia che ha illustrato l'andamento della crisi sismica.
Secondo il governatore marchigiano sono riconducibili alle conseguenze del terremoto, aggravate dalla pioggia dei giorni scorsi, altre due emergenze: la situazione di pericolo a Trisungo, dove è stata chiusa la SS4 Salaria per un masso pericolante, che ieri è stato fatto esplodere, e il movimento franoso che ha interrotto la strada provinciale 70, lasciando isolate quattro frazioni di Aquasanta Terme. La frana è stata rimossa nella notte fra domenica e lunedì e la strada è stata riaperta provvisoriamente per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso e dei residenti. "La Provincia di Ascoli Piceno - ha concluso Spacca - sta procedendo ai lavori di consolidamento e messa in sicurezza della parete instabili".