Nel pomeriggio si riunirà il comitato pandemico regionale
Lo ha detto l'assessore regionale alla salute Almerino Mezzolani oggi a margine dei lavori del'assemblea legislativa. "Stiamo facendo quello che il ministero ci dice di fare, seguendo le linee guida" indicate in una circolare inviata alle Regioni, che sono "in stretto contatto" fra loro e con il Ministero. Nel pomeriggio si riunirà il comitato pandemico regionale. Comunque - ha aggiunto Mezzolani - "l'esperienza dell'aviaria dimostra che l'Italia ha controlli efficaci. Le questioni vanno affrontate con tranquillità, senza suscitare paure che non hanno ragione di esistere". L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha elevato il livello di “allerta” (da 3 a 4, su una scala di 6 gradi) e la Regione si prepara ad attuare le indicazioni che potranno essere emanate dalle autorità internazionali e nazionali. L’innalzamento del livello di allerta - spiega l’assessore regionale - non significa che sia già in atto una pandemia, ma solo che è aumentato il rischio che possa avvenire. Le Marche, quindi, si stanno attrezzando per ogni evenienza. Sempre domani è prevista anche una riunione dei Dipartimenti di prevenzione, allargata ai referenti dei Piani pandemici locali, per organizzare una risposta unitaria, all’eventuale diffusione del virus, utilizzando tutta la rete del Servizio sanitario regionale. Nelle Marche, a partire dal 2003, quando si ipotizzava l’arrivo della Sars, e poi dal 2006 (influenza aviaria) – ricorda l’assessore regionale alla Salute – si è lavorato per preparare la risposta a una possibile pandemia influenzale, seguendo gli indirizzi del ministero della Salute. Nel febbraio 2006, il presidente della Giunta regionale ha nominato un Comitato pandemico regionale, composto da esperti della sanità e della protezione civile. Nel novembre 2007 è stato approvato il Piano pandemico regionale, coerente con quello emanato a livello nazionale. Nel 2008 tutte le Zone territoriali dell’Asur, le Aziende ospedaliere e l’Inrca hanno lavorato alla realizzazione di uno schema operativo comune per i Piani pandemici locali. Era già previsto che, entro aprile 2009, fossero completati tutti i Piani delle zone territoriali Asur. L’Azienda ospedaliera di Torrette ha, da tempo, un proprio piano di risposta a una pandemia, così come anche altre strutture importanti del Servizio sanitario regionale. Per quanto riguarda, poi, le caratteristiche della malattia – evidenzia l’assessore regionale alla Salute - i dati messi a disposizione dalle fonti internazionali appaiono in parte contradditori, in quanto, mentre in Messico l’infezione sembra causare una malattia di una certa severità, con casi anche mortali, negli Stati Uniti e nelle altre nazioni colpite fino a ora, la malattia si è presentata con una sintomatologia moderata e, nella maggioranza dei casi, senza la necessità di ricovero ospedaliero. Le fonti ufficiali, a questo proposito, correttamente aspettano che evidenze scientifiche spieghino il fenomeno, senza dover ricorrere a ipotesi basate solo su proiezioni teoriche".