«Sembra che l'imperativo da seguire sia quello di trascorrere la notte con alcool e droga»
Commissario del Comune di Ascoli Piceno, Fabio Costantini, affinché siano adottate adeguate misure organizzative, al fine di assicurare una tranquilla e ordinata presenza di visitatori nelle giornate del 25 e del 26 aprile sul colle S. Marco.
«Non devono ripetersi gli eccessi che si sono verificati negli anni passati, per questo ho ritenuto giusto sollecitare l’attenzione delle autorità in occasione della festa del 25 aprile – ha dichiarato Guido Castelli - Il colle S. Marco è una risorsa importante della città, da tutelare e valorizzare, investendo risorse e promuovendo progetti mirati. Un impegno che desidero fortemente riprendere anche da sindaco di Ascoli Piceno».
«Addolora constatare, purtroppo, come alcuni giovani non riescano a divertirsi in maniera responsabile e veramente intelligente - scrive Castelli a Costantini e a Cifelli - Anch'io da ragazzo prendevo parte, con la mia comitiva di amici, alla classica passeggiata a S. Marco, lungo la vecchia mulattiera che si imbocca a porta Cartara; adesso, però, sembra che l'imperativo da seguire sia soltanto quello di trascorrere la notte in tenda e comportarsi all'insegna dell'eccesso e della sregolatezza, procurandosi una vasta scorta di alcool e di droga. L'esperienza ha confermato come tutto ciò si traduca in atti vandalici, violenze, giovani al collasso o in preda a seri pericoli per la salute, con le forze dell'ordine in continuo allarme. Occorre, dunque, un richiamo forte all'ordine e alla sicurezza, per tutelare le famiglie che hanno il diritto di vivere il 25 aprile a S. Marco con la tranquillità e la spensieratezza di sempre. Auspico pertanto che le autorità preposte possano adottare un’adeguata pianificazione di tutti gli aspetti organizzativi e logistici, al fine di favorire una presenza ordinata sul Pianoro nel week end del 25 e 26 aprile: dalla prevenzione del vandalismo al rafforzamento della vigilanza, dalla fornitura di servizi igienici alla collocazione degli ambulanti in aree stabilite, studiando l'allestimento di un punto di assistenza medica e di vigilanza antincendio».