/Terremoto, inizia la mappatura di scuole e strutture sanitarie
Terremoto, inizia la mappatura di scuole e strutture sanitarie
Dovranno essere censiti 1.250 edifici scolastici, circa 600 le strutture sanitarie
Già nel 1999 la Protezione civile aveva realizzato un dossier che elencava i palazzi a rischio in sette regioni del centro sud particolarmente esposte: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Cosa è stato fatto da allora? Il censimento di vulnerabilità promosso dalla Protezione ha fatto sì che le singole Regioni abbiano avviato dei programmi di verifica. E abbiamo dirottato dei fondi per intervenire sulle strutture. Ma in molti casi, in base ai dati resi noti dalle stesse amministrazioni, le mappature sono ancora in corso.
ABRUZZO, 1000 EDIFICI VULNERABILI - Sono circa un migliaio gli edifici pubblici, strategici e speciali che figurano nel Censimento di vulnerabilità della Regione Abruzzo. La 'mappa' sarà pubblicato domani sul sito della Regione: "nessuno vuole nascondere niente" fa sapere l'ente. Dopo il censimento è stato stilato un piano che prevedeva verifiche più approfondite secondo la nuova normativa sismica nel territorio regionale. Esaminati circa 280 edifici e circa 100 ponti e viadotti.
MOLISE, ORA SICURO MA RESTANO NODI - Il Molise è stato segnato dal terremoto del 2002, che fece 30 morti, 28 dei quali sotto le macerie della scuola di San Giuliano. Da allora l'attenzione delle istituzioni si è concentrata soprattutto sugli edifici scolastici, con la realizzazione di molte nuove strutture: le situazioni di rischio sono state eliminate, ma ci sono ancora alcuni nodi. Proprio in questi giorni, genitori e alunni hanno manifestato a Campobasso, Bojano e Isernia per chiedere controlli più severi sugli edifici scolastici e a Isernia il sindaco ha sospeso le lezioni per due giorni.
CALABRIA, 50 MLN E UNA LEGGE - Nel 2006 la Calabria ha messo in campo 50 milioni di euro per mettere in sicurezza le scuole e per l'adeguamento sismico. La Regione sta inoltre lavorando a una legge per realizzare un'anagrafe dettagliata di tutti gli edifici pubblici, che periodicamente saranno oggetto di controlli. Predisposti anche corsi di formazione per tecnici presso le università.
SICILIA, A RISCHIO EDIFICI PUBBLICI - La gran parte degli edifici pubblici in Sicilia è a rischio sismico, ma non in pericolo di crollo. Ad affermarlo è lo stesso capo dipartimento Protezione civile, Salvatore Cocina. Attualmente sono in corso 64 verifiche, mentre 164 devono ancora cominciare. Oltre sette i milioni di euro messi a disposizione per ristrutturare gli edifici. "Nei prossimi giorni partirà anche un monitoraggio sui quattromila scuole dell'Isola. Scriverò ai 390 sindaci siciliani - aggiunge Cocina - per capire chi è in regola e chi no con i piani di prevenzione antisismica".
MARCHE, BASILICATA, PUGLIA: MAPPATURE E FONDI - In Marche, Puglia e Basilicata sono in corso i controlli per giungere a una mappatura degli edifici. Nelle Marche gli edifici scolastici che dovranno essere censiti sotto questo profilo sono 1.250, circa 600 le strutture sanitarie. Anche la Basilicata ha effettuato una serie di verifiche e destinerà un primo finanziamento di 3 milioni di euro alla messa in sicurezza degli edifici. La Puglia ha finanziato un piano di monitoraggio da 7 milioni di euro in tutti i 64 comuni del foggiano e due comuni del barese. Inoltre già finanziato, e realizzato, verifiche in singoli comuni dauni per 1,8 milioni di euro, l'adeguamento alla normativa antisismica dell'ospedale di Foggia (1,8 mln). Altri 3,6 milioni sono stati impegnati per ulteriori controlli nel foggiano.