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Terremoto, il mistero del declassamento di L'Aquila
Cos'è la Carta di classificazione sismica? Quali sono i Comuni a rischio nelle Marche?
riclassificare l'Aquilano in zona 1. Secondo la Mappa della pericolosità sismica, L’Aquila risulta uno dei luoghi ad altissimo pericolo». Sono le parole di Patrizio Signanini, ordinario di Geologia applicata all'università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara. Ad oltre una settimana dal terribile terremoto che ha sconvolto L’Aquila e l’Abruzzo partono le prime accuse. Secondo Signanini, infatti, risulta incredibile come L’Aquila sia stata posta da sempre in zona 2 nella Carta della classificazione sismica.
Il mistero si infittisce. Esiste infatti la Mappa di classificazione sismica, elaborata nel 2004 dall'Ingv (Istituto di nazionale di geofisica e vulcanologia), secondo la quale il capoluogo abruzzese è a rischio sismico massimo.
Dalla Mappa poi deriva la Carta di classificazione sismica, dal 1998 di competenza regionale, strettamente correlata alle norme tecniche di costruzione in zone sismiche, e L'Aquila compare solo in zona 2. E’ chiarissima dunque l’incongruenza. «L'Aquila, con Reggio Calabria, ha il maggior livello di pericolosità sismica e che, dopo Messina e Catania, è la città più severamente colpita dai terremoti dell'ultimo millennio» spiega il professor Signanini.
Al docente abruzzese si è poi aggiunta la critica del professor Emanuele Tondi, sismologo e ricercatore presso l’Università di Camerino. «Inspiegabilmente, la Carta posiziona L'Aquila in zona due quando in realtà la pericolosità è elevata – sostiene Tondi - Qualcuno dovrà spiegare agli abruzzesi perché».
Un nostro lettore ci ha scritto e si domanda: «Perché, per fare una tale considerazione, si è dovuto aspettare il terremoto: gli addetti ai lavori non si sono accorti da subito di questa anomalia che ai loro occhi doveva essere evidente? ».
«Se le cose fossero state affrontate ragionevolmente e per tempo – dichiara Signanini - questa catastrofe sarebbe potuta essere, almeno in termini di decessi, molto più contenuta». Ma allora quali sono i comuni più a rischio secondo la Carta di classificazione? Scorrendo la lista, si scopre che, oltre a L’Aquila, altri paesi, colpiti dal sisma disastroso dello scorso 6 aprile, sono classificati in zona 2, ad esempio Fossa, Lucoli e Poggio Picenze. Nelle Marche, in zona 1, quindi ad elevato rischio sismico: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle e Visso, tutti in provincia di Macerata.