Berlusconi plaude il sistema marchigiano dei soccorsi

Berlusconi plaude il sistema marchigiano dei soccorsi

Breve incontro tra il premier e il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

"Presidente, il modello marchigiano dei soccorsi, perfezionato durante il sisma del 1997, ha funzionato - ha detto Spacca, secondo quanto riferiscono fonti dell'ufficio stampa della Regione - e ha funzionato soprattutto il collegamento tra istituzioni, volontariato e protezione civile".
Il presidente del Consiglio - secondo le stesse fonti - ha detto di essersene reso conto, "tanto che pensavo di assegnare alle Regioni la ricostruzione dell'Abruzzo". Lavorano ormai a turni integrati i circa 60 sanitari (20 abruzzesi e 40 marchigiani) impegnati nell'ospedale da campo dell'Aquila.
La struttura, visitata stamani dal presidente della Camera Gianfranco Fini, è della Protezione Civile delle Marche che l'ha allestita nel parcheggio davanti all'ospedale San Salvatore, reso inagibile dal sisma, poche ore dopo la scossa delle 3:30 della notte tra domenica e lunedì.
Attualmente sono operativi 10 reparti, con una trentina di ricoverati e postazioni fisse per dialisi (sono circa trenta i pazienti trattati giornalmente), oncologia, diabete. Sono attive anche una farmacia e un laboratorio di radiologia.
L'ospedale da campo marchigiano accoglie anche i pazienti inviati dagli ambulatori presso le tendopoli e i campi degli sfollati cittadini.
I sanitari marchigiani, gradatamente, lasceranno il passo sempre di più ai colleghi abruzzesi con l'obiettivo di dare una completa autonomia alla struttura che per qualche tempo sostituirà il San Salvatore.
L'ospedale da campo marchigiano - ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca - "fa parte del modello di intervento della Protezione regionale perfezionato con il terremoto che colpì la nostra regione e l'Umbria nel 1997. E' stato anche utilizzato in altre situazioni di emergenza e, in particolare, inviato nello Sri Lanka quando ci fu lo tsunami".