Terremoto: notte di paura, panico ad Ascoli

Terremoto: notte di paura, panico ad Ascoli

Ai vigili del fuoco ascolani sono arrivate finora circa 50 richieste di sopralluoghi

Tre in particolare: le prime due si sono verificate alle 0,55 e alle 2,52, e hanno avuto magnitudo rispettivamente di 4.3, e 5.2, con epicentro L'Aquila, Pizzoli e Barete. Poi una terza replica, della stessa intensità circa della prima, si è avuta alle 5.14. Alle 5,41 poi un'ulteriore scossa di magnitudo 3.1: questa volta l'epicentro si sposta a nord, sui Monti della Laga. Aumentano con il passare delle ore, e con il ripetersi delle scosse di terremoto, le richieste di verifiche statiche delle abitazioni da parte di chi risiede ad Ascoli, al confine con l'Abruzzo, dove peraltro lo sciame sismico continua a essere percepito distintamente, e sono molte le persone che hanno trascorso di nuovo la notte fuori casa.
Ai vigili del fuoco sono arrivate finora circa 50 richieste di sopralluoghi. Alcuni cittadini hanno anche cominciato a domandare se saranno allestite tende a scopo precauzionale. Anche ad Ancona sono state sollecitate verifiche per crepe sui muri, ma si tratterebbe di lesioni preesistenti o comunque non gravi. Un sopralluogo è in corso a Fabriano (città fra le più colpite dal terremoto di Marche e Umbria del '97) dove è stato segnalato un cornicione pericolante al liceo scientifico.
Si aggrava poi il numero delle vittime in Abruzzo. Nella notte sono stati recuperati i corpi di giovanissimi tra le rovine della Casa dello studente a L'Aquila. Il numero aggiornato delle vittime è intanto salito a 281, di cui 20 bambini. Secondo l'arma dei Carabinieri una delle vittime, di sesso maschile, non è stata ancora identificata. Il bilancio dei feriti, invece, sale a 1.500. I soccorritori sono 11.662.
Intanto in terra abruzzese oggi è arrivato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a rendere omaggio alle salme.