Terremoto, 6 mila sfollati sulla costa teramana

Terremoto, 6 mila sfollati sulla costa teramana

Un gruppo di 25 sfollati, provenienti dall'Aquila, è arrivato, di propria iniziativa, a Porto San Giorgio

alberghi della costa teramana. E' quanto si apprende negli ambienti della Prefettura di Teramo, dove questa mattina si è tenuto un vertice tra il prefetto, Francesco Camerino, e rappresentanti del Dipartimento nazionale della Protezione civile.
All'ordine del giorno, la verifica dei posti alberghieri disponibili nelle strutture ricettive della costa e l'istituzione di un centro di coordinamento per la sistemazione degli sfollati. Ai 6.022 senzatetto alloggiati in queste ore, si aggiungeranno probabilmente altre centinaia di persone che hanno bisogno di sistemazione.
Per questo, il prefetto Camerino ieri aveva incontrato i sindaci dei centri costieri interessati, da Martinsicuro a Silvi: l'obiettivo è individuare altre strutture e posti letto disponibili, anche nelle zone interne della provincia. Nelle prossime ore sarà organizzato a Giulianova, presso la Croce Rossa italiana, un centro di coordinamento per l'assistenza e la sistemazione degli sfollati.

Un gruppo di 25 sfollati, provenienti dall'Aquila, è arrivato, di propria iniziativa, a Porto San Giorgio
Il gruppo è arrivato ieri sera, e nella mattinata odierna si è rivolto agli uffici comunali per chiedere ospitalità. Il gruppo, composto da giovani, anziani, famiglie e bambini, ha scelto di allontanarsi dal territorio abruzzese, temendo nuove scosse sismiche e nuovi danni. Nella zona di Porto San Giorgio, diversi di loro trascorrono abitualmente le vacanze estive. I 25 inizialmente arrivati si sono poi ridotti a 20, dato che alcuni si sono diretti verso Bologna. I 20 aquilani colpiti dal terremoto sono stati ospitati in uno degli hotel sangiorgesi che nei giorni scorsi aveva offerto la propria disponibilità per le popolazioni terremotate. Tutti hanno subito gravi danni alle loro abitazioni, inagibili dopo le scosse di terremoto di domenica notte. "Abbiamo cercato di risolvere la situazione nel più rapido tempo possibile di un caso fuori protocollo - spiegano il responsabile della Protezione civile sangiorgese Luciano Pazzi e il sindaco Andrea Agostini -, dato che queste persone sono arrivate spontaneamente, mentre normalmente c'é un'unica gestione corale dell'emergenza sfollati che vengono poi indirizzati alle singole località". Al riguardo, è stata interessata la Protezione civile regionale

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