Terremoto, volontari dal Soccorso alpino e dal PD

Terremoto, volontari dal Soccorso alpino e dal PD

Gli amministratori locali del Pd stanno attivando tutti gli aiuti e le raccolte di fondi

ed è pronto ad intervenire in forze con i propri volontari non appena il coordinamento della Protezione Civile lo riterrà opportuno". Per il momento, spiega il Sast in una nota, il coordinamento ha comunicato di non avere bisogno di altri uomini e mezzi oltre quelli già richiesti nelle primissime ore dell'emergenza. L'emergenza nazionale verificatasi per la catastrofe tellurica abruzzese può contare anche su gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Nei vari siti disastrati sono operative fino dalle prime ore le squadre dell'Abruzzo stesso, del Lazio e delle Marche. Da varie regioni sono arrivati gli specialisti spleologici disostruttori, preziosi come sottolineato ampiamente da tutti gli organi di comunicazione nel creare accessi utili tra le macerie per disseppellire i sopravvissuti. Sono intervenute anche unità cinofile da ricerca in superficie provenienti da varie regioni.

PD: a disposizione 1.000 volontari 

Il Pd ha messo a disposizione della Protezione civile "mille volontari tra medici, infermieri e altri esperti e 25 cucine da campo in grado di preparare 10 mila pasti al giorno". Il segretario del Pd Dario Franceschini, rientrato da una visita nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo ribadisce la disponibilità del Pd a fare la sua parte. "Non arriviamo lì volontariamente - spiega Franceschini - ma i nostri volontari arrivano con le colonne della Protezione civile regionale. I circoli stanno raccogliendo coperte e anche giochi e c'è una mobilitazione per la raccolta fondi". I partiti, evidenza il segretario Pd, "sono anche straordinarie macchine di volontariato".
Ecco, in dettaglio i numeri dell'iniziativa presa dal Partito democratico per il soccorso alle vittime del terremoto in Abruzzo: 1000 volontari qualificati inseriti e indirizzati al centro di reclutamento della protezione civile; 25 cucine da campo provenienti da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana con personale addetto al montaggio e alla preparazione e distribuzione dei pasti (circa 10.000 pasti a turno); tendoni comunitari, panche e tavoli per spazi comuni secondo le richieste del dipartimento nazionale di protezione civile;raccolta avviata in tutti i circoli del Pd d'Italia di beni di prima necessità (derrate non deperibili, abbigliamento e coperte secondo le richieste del dipartimento nazionale di protezione civile), giocattoli; tutti i contributi economici vengono invece indirizzati sul conto attivato direttamente dalla Caritas nazionale.
Inoltre gli amministratori locali del Pd stanno attivando tutti gli aiuti, le raccolte di fondi e la verifica delle strutture e delle famiglie disponibili per l'ospitalità. Moltissime le disponibilità già raccolte e gli oggetti di prima necessità pronti a lasciare le diverse regioni diretti in Abruzzo. Dalla Campania tra i volontari segnaliamo 20 giovani dell'istituto alberghiero e 30 medici e infermieri. Dalla Toscana arriveranno le cucine da campo di Piombino, Empoli, Siena, Calenzano e gruppo portuali di Livorno con gruppi elettrogeni e mezzi pesanti per movimento terra e macerie. Dall'Emilia Romagna cucine da campo di Bologna e Reggio Emilia, tecnostruttura da Modena per 500 persone, tendoni da Rimini. Dal Veneto molti volontari e aiuti alimentari Dall'Umbria partiranno circa 15 cucine da campo.

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