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Work experience, finanziabili 150 borse su 1.460 domande
Si tratta delle borse presso Enti pubblici e studi professionali. Possibili nuovi fondi
«Poiché giungono numerose richieste di chiarimenti in relazione ai progetti “Work Experience”, sia quelli in fase di valutazione, sia quelli appena conclusi, si ritiene opportuno fare chiarezza al riguardo allo scopo di evitare che si creino false aspettative.
Le 1460 domande di accesso alle borse di studio per diplomati e laureati da svolgersi presso Enti pubblici e studi professionali (il cui bando è scaduto a dicembre) sono attualmente in fase di valutazione. E’ già stata espletata la prima fase dell’istruttoria, quella concernente l’analisi dei dati oggettivi contenuti nelle domande: un lavoro particolarmente complesso e delicato che ha comportato l’esame di circa 30.000 pagine di documentazione e circa 100.000 tra informazioni e dati personali. Oltretutto, il personale addetto è lo stesso che ha svolto le 1600 verifiche nei luoghi di svolgimento delle precedenti work experience e deve ora chiudere le relative procedure. La prossima fase sarà quella dell’assegnazione del punteggio soggettivo, che prende in considerazione il progetto presentato sulla base dell’attività prevista e la sua coerenza con il curriculum del candidato. Contiamo di chiudere l’operazione e di definire le graduatorie subito dopo la pausa estiva in modo da far iniziare le esperienze lavorative nei primi giorni di ottobre.
Per ciò che attiene alla disponibilità finanziaria, confermo quanto già espresso nelle sedi istituzionali, e cioè che esistono, ad oggi, i fondi per finanziare circa 130/150 borse. Va però ricordato che la Provincia ha sin da dicembre richiesto alla Regione l’assegnazione di una quota di risorse aggiuntive fino al 25% della quota del FSE 2007-2013 riservata alla Regione quale Autorità di Gestione. Successivamente il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno per suffragare ulteriormente i contenuti della richiesta: tutti passi che porteranno a un prossimo incontro con la Regione Marche per la definizione di un accordo.
Ma c’è un’altra possibilità: proprio in questi giorni si è riscontrato che alcune Province marchigiane non hanno utilizzato significative risorse della Programmazione FSE 2000-2006 , oggi non più utilizzabili e che dunque rischierebbero di essere restituite all’Unione Europea. Perciò la Provincia di Ascoli ha avanzato la propria candidatura alla gestione di questi importi attraverso una negoziazione con la Regione.
Se si arriverà nel giro di pochi mesi a definire queste due prospettive, al momento della pubblicazione delle graduatorie potremo anche indicare il numero delle borse ammesse a finanziamento che, in caso di esito positivo di queste intese, potranno ovviamente essere molte di più di quelle finanziabili con le risorse attualmente a disposizione
Le 1396 borse di studio presso imprese e associazioni onlus si sono concluse lo scorso 31 marzo e non è prevista alcuna proroga. Presumibilmente entro il mese corrente la Provincia sarà in grado di rendere noti i dati, in corso di acquisizione, sulle ricadute occupazionali immediate di tale intervento. E’ intenzione dell’Ente proporre un’ulteriore analisi degli esiti lavorativi a distanza di 6 e 12 mesi dalla fine delle esperienze poiché va ricordato che le “work experience” rientrano nell’obiettivo della occupabilità del Piano Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo, intesa come aumento del valore di una persona nel mercato del lavoro grazie alla propria esperienza formativa e lavorativa. Non è un caso che durante l’esperienza i ragazzi abbiano seguito percorsi formativi articolati in 7 corsi sui temi della sicurezza sul lavoro, la contrattualistica, l’orientamento, gli scenari socio-economici delle Marche».