Stralciato l'articolo 5Bis riguardante le misure anticrisi per il settore turistico
Confcommercio e la Federazione italiana balneari aderente a Confesercenti, dopo la notizia che l'articolo 5Bis riguardante le misure anticrisi per il settore turistico è stato stralciato all'interno del decreto legge 2187-A. "La mancata convalida, a costo zero, di un provvedimento, già approvato all'unanimità dalla Commissione Finanze e Attività Produttive della Camera con il parere favorevole del Governo, che spostava a fine settembre di quest'anno l'applicazione di una norma sui canoni demaniali in attesa di approvarne uno nuovo che, nell'affrontare le complesse tematiche del comparto, risultasse più equilibrato garantendo maggior gettito per lo Stato, e che era già stato sottoscritto con il dipartimento del Turismo e tutte le Regioni, contraddice gli impegni assunti dallo stesso Governo e mette in seria difficoltà un settore, senza ombra di dubbio, determinante nell'ambito del fenomeno turistico del Paese", scrivono Sib e Federazione balneari.
I quali, inoltre, confermano lo stato di agitazione della categoria, sospendono l'attuazione degli impegni assunti con il dipartimento del Turismo e le Regioni per quanto riguarda il protocollo d'intesa sulla riforma dei criteri di calcolo e convocano entro il 20 aprile assemblee regionali.
I balneari sospendono inoltre a partire da oggi l'attuazione del Protocollo d'intesa sulla trasparenza sui prezzi ed i servizi offerti dagli stabilimenti balneari sottoscritto con il ministero dello Sviluppo Economico e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo e revocano le comunicazioni inviate agli associati finalizzate a garantire l'utilità del blocco dei prezzi nel corso della stagione estiva 2009. Per i balneari, il Governo "è inaffidabile: è evidente, anche all'opinione pubblica - osservano - la contraddittorietà di questo atteggiamento con le dichiarazioni e gli impegni che il Governo ha più volte dichiarato di voler assumere per favorire la crescita delle imprese, lo sviluppo degli investimenti ed il mantenimento dell'occupazione in un momento così delicato per l'economia italiana".