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Termometri al mercurio, dal 3 aprile bandita la produzione
Saranno sostituiti gradualmente da dispositivi elettronici di misurazione della temperatura corporea
di termometri a mercurio, ovvero i tradizionali termometri che tutti possediamo in casa per misurare la febbre. Dal 3 aprile entra infatti in vigore il decreto ministeriale del 30 luglio 2008, emanato in attuazione di una Direttiva CE per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti, dunque anche il mercurio ritenuto particolarmente dannoso per l'ambiente e, nel tempo, anche per la salute umana.
Il mercurio è stato infatti considerato un elemento tossico non degradabile che, se disperso, contamina l'ambiente e anche la catena alimentare. La norma, tuttavia, riguarda solo i termometri di nuova fabbricazione e chi ne possiede già uno da diversi anni può continuare comunque ad utilizzarlo.
Sul mercato i termometri saranno sostituiti gradualmente da dispositivi elettronici di misurazione della temperatura corporea. Un ulteriore esempio di termometro è anche quello che nella colonnina avrà, anziché il mercurio, il "Galinstan" ovvero una lega di Gallio, Indio e Stagno e si presenta come un metallo fluido a temperatura ambiente, con caratteristiche simili al mercurio per quanto riguarda la dilatazione al variare della temperatura. Non è tossico e risulta quindi sicuro per l'ambiente, tanto che può essere smaltito con i normali rifiuti domestici.
«Mi preme ricordare che occorrono delle accortezze qualora qualcuno volesse disfarsi dei vecchi termometri – ha spiegato Il Dottor Pasquale D'Avella, presidente di Federfarma Ascoli – questi, infatti, non devono essere gettati tra i comuni rifiuti ma consegnati nelle piazzole ecologiche del proprio Comune proprio perché il mercurio in essi contenuto è altamente tossico. Tuttavia per ulteriori informazioni i cittadini possono rivolgersi al proprio farmacista di fiducia che saprà dispensare validi consigli in merito».