Si appesantisce la posizione di Sturani
Nelle dieci pagine dell'avviso di chiusura delle indagini, il procuratore generale Gaetano Dragotto riformula la qualificazione giuridica dei reati prospettata nella richiesta di archiviazione dai pm Vincenzo Luzi e Paolo Gubinelli: la posizione di Sturani si appesantisce, Galeazzi finisce indagato, e con le medesime accuse, mentre Montanari diventa vittima dell'ipotetica corruzione, e resta indagato solo per malversazione. Il tornaconto di Sturani si sostanzierebbe in contributi elettorali per 33.500 euro ricevuti da Rossi e l'assunzione presso la società di quest'ultimo Servizi Assicurativi. Galeazzi non avrebbe ottenuto somme di denaro o qualsivoglia forma di utilità pratica in seguito alla compravendita dell'area ec Ccs, ma, stando alle indiscrezioni emerse sul nuovo quadro accusatorio, l'ex sindaco avrebbe avuto un interesse implicito, di natura politica, a sostenere il 'delfino' Sturani, appartenente alla sua stessa corrente politica.
Il termine di prescrizione del reato di concussione (punito con una pena che va dai quattro ai 12 anni di reclusione) è il 2013, calcolato a partire dal 2001, data della compravendita. Scadenza destinata a slittare al 2016 se sopravvenisse un atto interruttivo, come ad esempio una richiesta di rinvio a giudizio. Sarebbe invece già prescritto, ma il pg formulerà le sue conclusioni in sede di richiesta di rinvio a giudizio, il reato di concorso in corruzione, contestato a Sturani, Galeazzi, Rossi e Loris Onofri, ex amministratore della Ccs. Tutti e quattro gli indagati e Montanari sono accusati dal pg anche di malversazione, per un contributo regionale di 111 mila euro concesso alla Ccs per l'esecuzione di opere mai appaltate.
Una somma che Anconambiente - divenuta proprietaria dell'area, della società Ccs, e dei debiti da questa contratti - avrebbe dovuto restituire all'ente regionale, ma non lo fece. Sturani e Galeazzi in particolare si sarebbero adoperati per "nascondere" l'esistenza di un simile obbligo. Calcolata a partire dal 2002, anno entro il quale le opere avrebbero dovuto essere realizzate, la prescrizione scatterebbe nel settembre 2009. Per abuso d'ufficio infine, è indagato Sergio Strali, il dirigente della Regione Marche che avrebbe dovuto vigilare sulla pratica relativa ai contributi rimasta imboscata.
Una circostanza emersa nel 2006, con prescrizione nel 2012 o 2014 in caso di atto interruttivo. Adesso gli indagati potranno presentare le loro memorie di difesa o chiedere di essere interrogati dal pg. Intanto, a margine del quadro giudiziario, emerge una curiosità: Alberto Rossi acquistò fra il 1998 e il 1999 l'area ex Ccs in leasing per 3,1 miliardi di lire. Il guadagno netto dell'imprenditore nel rivenderla ad Anconambiente sarebbe stato dunque di 2 miliardi (più i contributi).