Legambiente: "E' solo l'ultimo atto del completo e abbandono in cui è l'Abbazia è stata lasciata"
superato l'inverno, ed è definitivamente crollato nei giorni scorsi. Ne ha dato notizia oggi il Wwf di Matelica (Macerata). Una decina di anni fa, il portale era stato in gran parte smontato e trafugato da ignoti, per essere probabilmente rimontato in qualche villa privata. Un'operazione illegale che secondo il Wwf fu agevolata dallo spostamento più a monte della sbarra che impediva l'accesso dei veicoli all'abbazia, deciso dal Comune di Matelica per favorire i cacciatori che raggiungono la zona in fuoristrada.
"Il crollo del portale - afferma il Fondo mondiale per la natura - è solo l'ultimo atto del completo disfacimento e abbandono in cui è l'Abbazia di Roti è stata lasciata sia dal Comune di Matelica, competente territorialmente, sia dalla Regione Marche che ne è la proprietaria. Se non si interverrà subito, almeno dal punto di vista statico, nell'arco di pochi anni l'intero complesso abbaziale finirà per scomparire". L'unica speranza è legata ai fondi regionali ed europei vincolati all'istituzione della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino-Canfaito, ma l'iter istitutivo dell'area protetta, dopo il via libera della giunta regionale, si è arenato in quarta Commissione consiliare, "anche grazie all'ostruzionismo del Comune di Matelica".