generazione porta al massimo i vantaggi di questa tecnica. Consente infatti più accuratezza diagnostica, in particolare perché il software è in grado di segnalare le zone sospette che necessitano di ulteriori analisi. Inoltre limita al minimo i disagi per il paziente: il dosaggio radiogeno è molto basso e la preparazione all’esame è decisamente più semplice e accettabile. Nei giorni precedenti, infatti, non vengono somministrati lassativi come nel caso della coloscopia tradizionale, ma farmaci che non interferiscono con le normali attività giornaliere; due o tre ore prima dell’esame, inoltre, viene somministrato un liquido che agisce come mezzo di contrasto e che produce un effetto lassativo indolore.