«Le sue illazioni rischiano di ingenerare dubbi sulla sicurezza dell'edificio»
il danno che potrebbe procurare è ben più grave: le sue illazioni sulle condizioni dell'Istituto Alberghiero di S. Benedetto, prive di alcun riscontro nella realtà come avrebbe potuto facilmente constatare verificando la situazione insieme ai tecnici della Provincia (che conosce, essendo stato in passato anche consigliere provinciale), rischiano infatti di ingenerare dubbi non solo sulla credibilità delle istituzioni ma, cosa ancor più grave, sulla sicurezza dell'edificio.
Pensiamo che un amministratore pubblico com'è Santori dovrebbe pensarci cento e cento volte prima di descrivere la sede dell'IPSSAR come una scuola piena di pericoli: non si può cercare visibilità mediatica giocando sulla pelle di migliaia di persone, tra studenti, personale docente e non docente, famiglie.
Sull'IPSSAR, che proveniva da una situazione di grave disagio (spezzata in sedi diverse, tra cui quella di Porto d’Ascoli ricavata in un sottotetto alto 2 metri e 40) la Provincia ha investito, negli ultimi anni, milioni di euro, raggruppando le varie sedi in un unico plesso di buona qualità. Tutto questo in presenza di grosse difficoltà di bilancio e sempre in armonia con la vecchia dirigenza scolastica, i professori e gli studenti. Recentemente sono stati stanziati ulteriori fondi per la scuola, dimostrando nuovamente attenzione e interesse per l’istituto, ma il clima che si è instaurato è indescrivibile e non più sostenibile.
Dovrà pur dire qualcosa al consigliere Santori il fatto che l'unica eccezione, a un clima di serena collaborazione con tutti i dirigenti scolastici, è rappresentata dall'attuale dirigente dell'IPSSAR il quale, oltre ad aver assunto sin dal suo insediamento un atteggiamento costantemente polemico e non costruttivo nei confronti della Provincia proprietaria dell'immobile, non ha esitato ad assumersi la libertà di iniziativa a dir poco discutibile come quella, ad esempio, di destinare ad attività diverse (ampliamento del proprio ufficio) alcuni spazi al piano terra costringendoci a reperire nuove aule in affitto presso altro edificio, con tutti gli oneri ed i disagi agli alunni che ne sono conseguiti.
Nonostante questo siamo certi che corpo docente, non docente e studenti, di cui abbiamo apprezzato più volte la limpidezza di giudizio, siano in grado di valutare il comportamento di chi lavora per costruire e di chi invece diffonde notizie senza alcun fondamento capaci di generare solo ansie e paure.
Non ce la faranno a minare il prestigio che la scuola si è conquistata negli anni a livello nazionale ed internazionale né la credibilità che la Provincia e i suoi tecnici, a cominciare dal dirigente Ing. Giovanni Ortenzi, si sono guadagnati presso di loro in anni di lavoro serio e puntuale».