Una dipendente denunciò ai carabinieri una serie di soprusi a sfondo sessuale
violentato alcune dipendenti della sua azienda, ricattandole con la minaccia di licenziare loro e i loro congiunti. Il processo si aprirà il prossimo 3 giugno. I reati contestati all'imprenditore sono violenza sessuale, lesioni personali e violenza privata, commessi in continuazione e con l'aggravante delle minacce e dell'abuso di autorità. Imputazioni che l'uomo ha sempre respinto.
Ad accusarlo per prima fu, nel maggio 2007, una dipendente che denunciò ai carabinieri una serie di soprusi a sfondo sessuale, perpetrati attraverso molestie ma anche rapporti sessuali completi. L'imprenditore si è sempre difeso sostenendo che la donna (con la quale a suo dire era da tempo in corso una relazione) avrebbe partecipato agli incontri consapevolmente, senza alcune costrizione. Successivamente, altre due dipendenti riferirono di molestie e abusi dello stesso tenore. Anche in questo caso l'uomo si difese sostenendo che anche loro erano consenzienti.