Per fare il punto sulle implicazioni medico-legali
conseguenti alla sua esposizione rappresentano tuttavia un "ventaglio" dai limiti sfumati e dall'estensione non pienamente condivisa. Gli stessi meccanismi patogenetici proposti non trovano sufficiente e concordante spiegazione. Dagli studi scientifici emerge la possibilità, confermata da diverse osservazioni epidemiologiche, che tali patologie non abbiano ancora raggiunto la loro massima incidenza, che disegnerà il suo picco nel decennio 2010-2020.
Le patologie asbesto-correlate, oltre a costituire un problema di salute pubblica, rappresentano anche motivo di ampio e crescente contenzioso in ambito assicurativo sociale, civile e penale. La valutazione medico legale del rapporto di causa tra esposizione e patologie asbesto correlate rappresenta l'elemento centrale nella risoluzione del contenzioso. Il riconoscimento di un rapporto di causalità materiale tra l'esposizione all'asbesto e lo sviluppo di malattia trova, oltre a frequenti difficoltà dipendenti da carenze informative, difficoltà o difformità di interpretazione dei dati disponibili e di quelli eventualmente acquisibili.
Per fare chiarezza nel "mare magnum" delle patologie asbesto correlate e delineare i migliori criteri valutativi alla luce delle aggiornate conoscenze scientifiche, la Sezione di Medicina Legale dell’Università Politecnica delle Marche organizza per venerdì 6 marzo a partire dalle 8,30 all’Auditorium Maria Montessori del Polo di Torrette, un convegno nazionale sulla valutazione medico legale delle patologie asbesto correlate.
Il tema interessa e coinvolge medici legali e del lavoro che operano presso gli Enti previdenziali e assicurativi (INPS ed INAIL) nonché in favore dell'Autorità giudiziaria. Grande l'interesse degli operatori per le numerose questioni aperte e per il contemporaneo incremento della casistica sanitaria che si riflette sul contenzioso giudiziario. Si tratta di argomento cui è sensibile anche l'opinione pubblica per l'allarme che l'esposizione a polveri minerali suscita nella popolazione e per la estrema severità di alcune patologie asbesto correlate come il mesotelioma.
Il convegno, che vede alla consolle della segreteria scientifica i professori Raffaele Giorgetti e Adriano Tagliabracci, vedrà confrontarsi, dopo il saluto augurale del rettore Marco Pacetti, esperti del settore quali i professori Claudio Bianchi, già direttore dell’Istituto di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Monfalcone; Elisabetta Bichisecchi dirigente della Clinica di Radiologia degli Ospedali Riuniti, Ancona; Francesco Brandimarti, medico degli Ospedali Riuniti, Ancona; Franco Capuzzo, sovrintendente Medico Regionale INAIL per il Friuli Venezia Giulia; Raffaele Giorgetti dell’Università Politecnica delle Marche; Luigi Gobbi, del Dipartimento Fisica e Ingegneria dei Materiali e Territorio dell’Università Politecnica delle Marche: Mario Governa, dell’Università Politecnica delle Marche; Franco Pannelli, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica dell’Università di Camerino; Cristiana Pascucci, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica di Camerino; Antonio Domenico Procopio, della Sezione di Patologia Sperimentale del Dipartimento di Patologia Molecolare e Terapie Innovative di UnivPM; Adriano Tagliabracci, dell’Università Politecnica delle Marche, Ancona.