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Minorenne violentata, arrestato un diciassettenne
E la minorenne secondo gli inquirenti è stata vittima di una violenza sessuale di gruppo
che poi denunciò i fatti alla polizia. Il provvedimento disposto dal pm dei minori Franco Venarucci è stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Ancona e del Commissariato di Senigallia. Per concorso negli abusi sono indagati anche altri minorenni (sei le perquisizioni domiciliari).
La vicenda si è consumata all'alba di domenica scorsa, nel piazzale della discoteca Miù J'adore di Mondolfo (Pesaro Urbino), dove la ragazzina aveva trascorso la serata insieme ad un gruppo di amici e conoscenti. Tutti, compresa la vittima, avevano bevuto molto. Verso le 3:30, la diciassettenne e alcuni dei maschi erano usciti fuori dalla discoteca: qui la minore sarebbe stata fatta oggetto di pesanti molestie, fino alla violenza sessuale vera e propria, compiuta, secondo la procura, dal giovane arrestato oggi.
Piuttosto complesse le indagini per stabilire ruoli e responsabilità di ciascuno nella vicenda, tanto che oltre a raccogliere numerose testimonianze si è ricorsi anche all'esame del Dna. Nel frattempo, il questore di Pesaro Benedetto Pansini ha sospeso per sette giorni la licenza della discoteca, per aver venduto alcolici a minori già in evidente stato di ebbrezza.
E la minorenne secondo gli inquirenti è stata vittima di una violenza sessuale di gruppo, anche se uno solo dei sei minori indagati l'avrebbe stuprata, la studentessa diciassettenne di Senigallia. E c'é il sospetto che gli abusi del branco siano stati videofilmati con i telefonini.
A poche ore dall'arresto del sedicenne (compirà 17 anni a novembre) che la procura dei minori di Ancona ritiene il responsabile dello stupro, emergono nuovi particolari inquietanti su quanto avvenuto il 22 febbraio scorso in un'area esterna della discoteca Miu J'adore di Mondolfo, non sorvegliata dalle telecamere. La Squadra mobile di Ancona diretta da Luigi Di Clemente, e gli agenti del Commissariato di Senigallia, hanno eseguito in collaborazione con la Polizia scientifica perquisizioni domiciliari a casa dei sei minori, sequestrando materiale biologico per la comparazione del Dna, telefonini cellulari e pc. Si cercano immagini o scambi di sms fra i componenti del branco che aiutino a ricostruire esattamente le responsabilità di ciascuno.
Stando a quanto si è appreso, sabato scorso la diciassettenne era andata in discoteca con due amiche, e lì aveva incontrato gli altri del gruppetto. Tutti hanno bevuto superalcolici, fino ad ubriacarsi. Alle 3:30 la ragazzina e alcuni maschi hanno raggiunto un cortile interno del locale, dove si va a fumare, e qui la giovane, semistordita dall'alcol é lentamente scivolata in un incubo: è stata palpeggiata, avrebbe fatto sesso orale e masturbato alcuni del branco, fino ad essere violentata, due volte, dall'arrestato, nonostante si sentisse male, e avesse dato di stomaco.
Alla scena avrebbero assistito senza intervenire vari testimoni, alcuni maggiorenni: solo alla fine si sono resi conto che quello inizialmente sembrava un 'gioco' stava degenerando. Sconvolta, la diciassettenne è stata accompagnata in ospedale a Senigallia, dove i sanitari hanno poi avvertito la polizia. All'esito delle analisi sulle tracce di materiale organico rinvenute anche sugli abiti della vittima, e degli accertamenti tecnici irripetibili sul materiale informatico l'inchiesta potrebbe avere nuovi sviluppi.
Gli indagati, tutti studenti della piccola e media borghesia senigalliese, senza particolari problemi, rischiano condanne dai 6 ai 12 anni (art. 609 octies del Codice penale). L'arrestato è stato portato nel carcere minorile dell'Aquila.