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Tredicenne filmata, ribaltata sentenza del tribunale dei minori
Ad un ragazzo viene contestato il concorso in violenza ma non atti sessuali diretti
La Corte d'appello di Ancona ha ribaltato oggi la sentenza su uno dei 12 indagati per concorso in violenza sessuale ai danni di una tredicenne di Ancona. L'inchiesta è quella sui video hard girati con i telefonini nel 2006, ai danni di una ragazzina fatta oggetto di più atti sessuali. Il ragazzo, all'epoca quindicenne, ha sempre sostenuto di non essere responsabile dei fatti. Gli viene contestato il concorso in violenza ma non atti sessuali diretti nei confronti della ragazzina, né di avervi assistito. L'addebito è aver partecipato ad una specie di gioco-ricatto. Sotto la minaccia di prendere la borsetta lasciata nel motorino, un altro minorenne avrebbe indotto la ragazza ad appartarsi con lui nei pressi di Colle Ameno a Torrette. La tredicenne avrebbe potuto sottrarsi al ricatto se avesse saputo rispondere a un quiz suggerito dall'imputato.
La condanna è arrivata per due dei tre capi d'imputazione. Per il terzo c'è stata assoluzione perché il fatto non sussiste. Sono state concesse le attenuanti generiche, quelle per il rito processuale, per l'età ed è stata riconosciuta la minima partecipazione nella consumazione del reato. La motivazione verrà depositata entro 15 giorni. Con ogni probabilità la difesa ricorrerà contro la sentenza. Il ragazzo era stato l'unico dei 12 imputati a scegliere il rito ordinario e ad essere assolto. La procura per i minorenni ha fatto appello, ottenendo la condanna in appello. I coimputati sono stati invece ammessi alla prova dal gup dei minori. L'udienza per la valutazione dell'esito si terrà il 26 maggio.