Cocaina, raddoppiano gli elettrocardiogrammi anomali

Cocaina, raddoppiano gli elettrocardiogrammi anomali

Dovuti all'aumento del consumo di droga e anche di sostanze dopanti o di antidepressivi

elettrocardiogrammi (Ecg): la percentuale di persone sotto i 50 anni con una alterazione dell'Ecg tipica dell'assunzione di sostanze stupefacenti o stimolanti si è recentermente raddoppiata, passando dal 3 al 6%. Lo afferma Alessandro Capucci, primario di cardiologia agli Ospedali Riuniti le Torrette di Ancona e presidente del meeting internazionale su 'Fibrillazione atriale e Scompenso cardiaco: il brutto e il cattivo' che si aprirà domani a Bologna.
"Queste percentuali corrispondono a grandi cifre assolute - precisa Capucci - se si pensa che ormai l'Ecg è un esame che si fa ovunque e molto spesso. Ci sono alcune malattie rare di origine genetica che causano la stessa alterazione sul tracciato dell' Ecg, la cosiddetta 'ripolarizzazione', ma non incidono per più dello 0,5%". La quota restante, che è la maggior parte di queste anomalie, è da attribuirsi - secondo il cardiologo - soprattutto all' aumento del consumo di cocaina, ma anche a quello di sostanze dopanti o di antidepressivi triciclici".
E questa grande quantità di tracciati ellettrocardiografici anomali "non è - secondo l'opinione di Capucci - che la punta dell'iceberg, perché prima che si arrivi ad avere modifiche anomale permanenti dell'Ecg ce ne vuole".