Canoni di depurazione, si torna al passato

Canoni di depurazione, si torna al passato

Oggi con l’articolo approvato dal Senato è di fatto azzerata la sentenza della Corte Costituzionale

i rimborsi sui canoni di depurazione». Lo denuncia la Uil Pensionati di Ascoli.
«E' stato infatti stabilito - dice la Uilp - che dove i gestori degli impianti hanno già avviato le opere necessarie o le attività di progettazione, cosa che i Piani di ambito nella quasi generalità hanno previsto, il canone di depurazione andrà pagato e non si avrà il diritto al rimborso, o se dovuto sarà comunque parziale. Com’è noto la Corte Costituzionale con decisione n. 335/08 aveva  dichiarato  l’incostituzionalità del canone di depurazione dove gli impianti sono inesistenti o inattivi e quindi l’utente non deve pagare il canone.
Questa affermazione di fatto affermava implicitamente anche   la restituzione  della quota depurazione  del servizio idrico pagato a favore degli utenti che non sono serviti dal depuratore.
Oggi la nuova norma (art. 8 bis - disposizioni in materia di servizio idrico integrato), passata al Senato,  prevede che la tariffa di depurazione sia dovuta dagli utenti “a decorrere dall’avvio delle attività di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione” e che in attuazione delle sentenza di cui sopra i gestori “possono provvedere, anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di 5 anni, a decorrere dal 1° luglio 2009, alla restituzione della quota di tariffa, “dedotti gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o completamento avviate”.
Il sindacato aveva espresso forti preoccupazioni sulla possibilità che  i costi  dei  rimborsi  potessero ricadere su tutti gli utenti con un aumento delle tariffe poichè le norme vigenti prevedono il calcolo della tariffa a copertura dei costi (costi operativi, ammortamenti, ecc.) del servizio idrico integrato.
Oggi con l’articolo approvato dal Senato è di fatto azzerata la sentenza della Corte Costituzionale.
Come UIL Pensionati di Ascoli Piceno - conclude la nota - vogliamo ora controllare  e di vigilare sulle opere avviate, attuate e programmate  dai gestori sulla base dei piani d’Ambito, questo in rispetto di quanto dovuto ai cittadini.
I nostri uffici legali sono comunque a disposizione dei cittadini che  sono certi di non avere il depuratore al fine di attivare la messa in mora del gestore».