Ladro chiama la polizia per esser perquisito, arrestato

Ladro chiama la polizia per esser perquisito, arrestato

Il giovane amava sfidare la polizia chiedendo di essere perquisito in piena notte

confezionate e le gettoniere degli apparecchi automatici di uffici e locali pubblici. Alla fine però, Niki Piersanti, 25 anni, si è tradito, ed è stato arrestato da agenti della Questura di Macerata con l'accusa di furto e ricettazione.
Nel mirino del giovane ladro, che amava anche sfidare la polizia chiedendo di essere perquisito in piena notte, mentre passeggiava nel centro storico, sono finiti il Servizio veterinario, il Rotary Club, un locale notturno (il Palace), l'ospedale civile, l'Università. Per un mese gli uomini dell'Ufficio prevenzione e Soccorso pubblico della Questura gli hanno dato la caccia, insieme ad altri tre sospettati, senza mai riuscire a coglierlo sul fatto.
L'ultima sfida ai poliziotti gli è stata fatale: si è fatto perquisire al 3 del mattino, con in tasca una merendina che non poteva aver acquistato in uno dei bar della zona (a quell'ora tutti chiusi) e un sacchetto con 90 euro in monete da 50 e da 20 centesimi. Gli investigatori hanno finto di dover correre subito in una località poco distante (a Piediripa) per un'altra segnalazione di furto, il ragazzo si è sentito al sicuro ed è tornato nella facoltà di Giurisprudenza, forzando una porta secondaria, per prelevare due computer portatili e cinque buste di merendine che in precedenza aveva nascosto in un sottoscala. A quel punto i poliziotti lo hanno bloccato.
La perquisizione dell'abitazione di Piersanti in via Roma non ha dato esito, ma il giovane aveva affittato con contratti di uno o due mesi anche altri locali. In una stanza in via Ribaldi aveva nascosto un monitor, in un garage di via dei Sibillini otto schermi e un maxischermo televisivo, in una cantina di via Roma altra refurtiva e buoni mensa, schede magnetiche, blocchetti di assegni (rubati al Rotary).
E ancora otto pc portatili venduti da una ditta di Carpi (Modena) ad altrettanti clienti di Macerata. Si è poi scoperto che il ladro aveva pubblicato su siti internet e riviste specializzate inserzioni in cui offriva monitor piatti e pc portatili di varie dimensioni e marche come nuovi, al prezzo di quelli usati. Le indagini, coordinate dal pm Andrea Laurino, proseguono per accertare se abbia avuto dei complici, almeno per trasportare gli apparecchi più pesanti.

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