/Sventata rapina milionaria ai danni di un portavalori
Sventata rapina milionaria ai danni di un portavalori
Sei arresti. Indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Laurino
dei carabinieri di Ascoli Piceno e Macerata. Sei gli arrestati, fra cui una guardia giurata e un immigrato romeno.
Nel mirino dei banditi, un furgone portavalori della Fitist Security di Piediripa di Macerata, la stessa azienda del vigilante finito in manette. I preparativi del colpo erano cominciati un paio di settimane fa: i militari del Nucleo investigativo di Ascoli Piceno hanno scoperto tutto perché tenevano d'occhio da tempo i movimenti di due dei componenti della banda, M. F. e U. N., pregiudicati calabresi di 40 anni, residenti rispettivamente a Martinsicuro e Teramo, in Abruzzo. Le loro trasferte in provincia di Macerata non sono passate inosservate, e i carabinieri del posto hanno presto individuato il basista del gruppo, L. C., 42 anni, campano, guardia giurata in servizio presso la Fitist. Pedinamenti e intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare obiettivo e data programmata dell'assalto. Così, ieri mattina alle 5:30 militari di Macerata e Ascoli si sono appostati nei pressi della Fitist di Piediripa, e hanno atteso l'arrivo dei rapinatori. Il furgone portavalori stava per uscire dal garage quando è stato raggiunto da un'Alfa Romeo, già segnalata. A bordo i due calabresi, entrambi armati (uno imbracciava la micidiale Desert Igol israeliana 44 Magnum, con un proiettile in canna e matricola abrasa), e il romeno C. P. D., 23 anni, incensurato.
L'auto è stata circondata, e il terzetto non ha opposto resistenza. Poco dopo è toccato al vigilante, bloccato mentre raggiungeva il posto a bordo di una seconda vettura. Nel frattempo, altri carabinieri facevano irruzione in un appartamento del quartiere di Borgo San Giuliano, a Macerata, base logistica dell'organizzazione. All'interno c'erano un pregiudicato di 22 anni, D. R., e la convivente diciannovenne, S. M., finiti pure loro in carcere. Nell'appartamento sono state rinvenute anche due pistole di provenienza illecita (una con matricola abrasa). I quattro componenti del commando operativo dovranno rispondere di tentata rapina aggravata in concorso e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco con matricola abrasa. Il vigilante è stato posto agli arresti domiciliari.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Macerata Andrea Laurino, proseguono per accertare se le armi siano state impiegate in altre rapine. A illustrare l'operazione, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso il Comando provinciale dell'Arma di Macerata, sono stati il ten. col. Marco Cuccuini, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Macerata, il cap. Felice Pagliara, comandante del Reparto di Ascoli, il cap. Roberto D'Ortona, comandante del Nucleo investigativo ascolano, e il ten. Marco Funari, che guida il Nucleo radiomobile di Macerata.