Castelli: «Lo scippo non passerà. Questa è una pessima legge per la cultura teatrale»
5 febbraio, in occasione del concerto di Biagio Antonacci, all’ingresso del teatro sarà possibile apporre la propria firma in un registro.
«Credo che gli ascolani debbano far sentire la loro voce – afferma il vice sindaco e assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini – ed evitare questo ennesimo colpo di mano della Regione nei confronti della cultura ascolana.
Non possiamo restare inermi rispetto alla sciagurata decisione che la Commissione cultura della Regione Marche vorrebbe prendere escludendo il nostro Ventidio Basso dai benefici della legge regionale proprio per i teatri. Trovo assurda e illogica l’esclusione del Ventidio Basso dal novero dei teatri di primario interesse regionale. Evidentemente ad Ancona hanno un’idea assolutamente distorta dell’operato del nostro teatro che pure ha raggiunto una dimensione internazionale».
E così rispetto a questa decisione che disconosce la qualità di una programmazione premiata a livello europeo ed internazionale, ecco che gli ascolani sono invitati a far sentire la loro voce.
«Dobbiamo dire no – prosegue il vice sindaco ed assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini – a questa ennesima prevaricazione. Come Amministrazione non lasceremo nulla di intentato perchè la Commissione torni sui propri passi riconoscendo l’errore ma accanto a noi, tutti gli ascolani, le associazioni culturali cittadine e gli esponenti politici devono far sentire, forte, la loro voce, come ha fatto il consigliere regionale Guido Castelli che ha già annunciato la sua volontà di ricorrere all’ostruzionismo consiliare se il Ventidio non verrà reinserito nell’elenco dei teatri di primario interesse regionale».
Gli sforzi che, anche in termini di produzione, sono stati prodotti dal Ventidio Basso e dall’assessorato alla Cultura negli ultimi anni non possono essere vanificati.
«Lo scippo non passerà – afferma il consigliere regionale Guido Castelli - Questa è una pessima legge per la cultura teatrale. L’operazione perpetrata, ai danni del Ventidio Basso, dai consiglieri PD della prima commissione consiliare della Regione è frutto di un preciso disegno politico ma non sarà facile per i nemici di Ascoli consumare l’ennesimo furto ai nostri danni».
La parola ora passa agli ascolani. Basterà apporre una firma per dire no a questo tentativo di penalizzare la cultura ascolana ed una storia centenaria, perché il Ventidio Basso è patrimonio regionale.