Qual è il segreto che si nasconde dietro le mura che si dice siano arrivate dalla Palestina?
delle Marche. Una parte della trasmissione è dedicata al Santuario di Loreto che da secoli accoglie la casa di Maria. Quale è il segreto che si nasconde dietro le mura che si dice siano arrivate dalla Palestina? Chi furono gli artefici della trasposizione? Forse i Cavalieri Templari legati al Papa Celestino V? Chi era costui? Era Pietro da Morrone nato ad Isernia nel 1215, di origini contadine.
Da giovane soggiornò presso un monastero benedettino, predisposto all’ascetismo ed alla solitudine a 24 anni si ritirò in una caverna sul monte Morrone vicino Sulmona.La fama della sua santità si era già sparsa e folle di pellegrini poveri,infermi e disperati lo raggiungevano ovunque. Si trasferì quindi sulla Maiella ove nel 1244 costituì una congregazione denominata “dei frati di Pietro da Morrone” riconosciuta dal Papa Gregorio X come Congregazione dei Celestini. Nell’inverno del 1273 si recò a piedi in Francia, a Lione ove il Papa aveva indetto un Concilio per impedire che l’ordine dei Celestini fosse soppresso e lui considerato eretico.
Ad aiutarlo in questo lungo viaggio furono proprio i Cavalieri Templari che riconobbero le doti carismatiche dell’eremita, lo ospitarono a Lione e lo fecero ricevere dal Papa. Di ritorno da Lione si trovò a passare la notte a l’Aquila. In sogno la Vergine Maria gli comandò di erigerLe una basilica sul Collemaggio. La costruzione fu lunga e complessa e probabilmente furono proprio i Templari ad aiutarlo. L’influenza templare è forte nella basilica,nelle forme ottagonali che ricorrono e nei suoi due colori.
Proprio in questa basilica Pietro da Morrone dopo anni di eremitaggio e nonostante la sua ritrosia, fu incoronato Papa il 29 agosto 1294 con il nome di Celestino V.
Tra le varie delegazioni presenti all’avvenimento c’era anche quella di Firenze che aveva tra i suoi componenti Dante Alighieri. Dopo soli quattro mesi, nel corso di un concistoro, Celestino V rinunciò pubblicamente al pontificato e rivestì il saio da eremita. Undici giorni dopo il conclave elesse il nuovo Papa nella persona del Cardinale Benedetto Caetani, l’artefice delle dimissioni di Celestino V, che salì al pontificato con il nome di Bonifacio VIII. Quest’ultimo annullò tutti i suoi provvedimenti da Papa, confinò l’eremita ad Anagni nella rocca di Fumone in una piccola cella. Sottoposto ad una carcerazione terribilmente dura Celestino V vi morì il 19 maggio del 1296.
Le spoglie traslate nella Basilica di Santamaria in Collemaggio de l’Aquila, rimasero per secoli venerate fino al 18 aprile del 1988,quando furono trafugate da ignoti e ritrovate due giorni dopo in un cimitero nei pressi di Amatrice.Dei mandanti non si è mai saputo nulla.