Potatura ad Ascoli, no di associazioni e ambientalisti

Potatura ad Ascoli, no di associazioni e ambientalisti

«Vorremmo sapere se tali lavori verranno seguiti da un esperto di verde pubblico urbano»

Legambiente, Greenpeace, Cittadinanzattiva, esprimono la loro viva preoccupazione per la persistente azione di eliminazione delle piante di alto fusto esistenti. Non passa giorno senza che si debba assistere ad interventi di taglio e capitozzatura di piante storiche che stanno danneggiando irrimediabilmente i più begli orti murati, giardini pubblici e viali della città.
Abbiamo appreso dai giornali che è stato approvato un piano per la sistemazione del verde che riguarderà l’intero patrimonio arboreo della città, dai giardini pubblici alle frazioni, dai viali al pianoro di San Marco. Vista l’entità dell’intervento, vorremmo sapere se tali lavori verranno seguiti da un esperto di verde pubblico urbano, che dovrebbe assumersi ogni responsabilità per eventuali danni a questo patrimonio così importante  per la qualità della vita della nostra città.
Tutto ciò perché non avvenga che l’inesperienza di qualcuno porti, come nel recente passato, al disastro compiuto ai giardini pubblici, quando il tiglio secolare piantato dall’Orsini fu letteralmente massacrato, tanto che a tutt’oggi, pur essendo la pianta ancora viva, non ha più le sue peculiari caratteristiche. Siamo contrari al taglio dell’Abete Rosso di Via Barro, e alcuni nostri
rappresentanti saranno presenti lunedì a protestare per evitare che venga compiuto questo ennesimo scempio». 
  

Italia Nostra, Amici della Bicicletta, Archeoclub, Madre Terra, Legambiente, Greenpeace, Cittadinanzattiva