Processi lunghi: liquidati quasi 1,5 milioni di euro
Per violazione del principio di ragionevole durata del processo, la Corte d'appello delle Marche ha liquidato 1,46 milioni di euro tra l'1 luglio 2000 e il 30 giugno 2008. Ma oltre ai danni provocati dalle lungaggini della giustizia, a pesare sul suo funzionamento vi sono anche le somme liquidate per il gratuito patrocinio a spese dello Stato anche nei casi di imputati irreperibili o impossidenti difesi d'ufficio. Nel primo trimestre 2008 sono ammontate a 1,41 milioni di euro (1,7 nel secondo semestre 2007), superiori a quelle assegnate per il funzionamento degli uffici.
Sono 87 i fallimenti di società dichiarati ad Ancona tra l'1 luglio 2007 e il 30 giugno 2008, e la città supera ampiamente gli altri capoluoghi marchigiani, facendo registrare 282 istanze fallimentari. Ci sono numeri da brivido nella relazione di apertura dell'Anno giudiziario 2009, anticipata oggi, considerando che i dati riguardano un periodo precedente al picco della crisi finanziaria internazionale.
Lo scorso anno, nel capoluogo di regione risultavano ancora aperte 874 procedure fallimentari. A seguire c'erano Ascoli Piceno (487), Fermo (462), Macerata (390) e Pesaro (317).
La triste classifica cambia se si contano i fallimenti sopravvenuti nel periodo considerato dalla relazione: dopo Ancona si piazza Macerata (41); seguono Fermo (35), Ascoli Piceno (30) e Pesaro (21). A Pesaro c'è un'impennata dei dati relativi alle istanze di fallimento, cioè le richieste di creditori che possono precedere la vera e propria dichiarazione di crac: Pesaro segue infatti Ancona (282) e Macerata (149), con 138 istanze fallimentari (80 delle quali già pendenti). A Fermo le istanze sono 106, ad Ascoli Piceno 96.
Nelle Marche la Direzione regionale del lavoro ha riscontrato irregolarità nel 60% delle aziende ispezionate (5.447 su 9.057) tra l'1 luglio 2007 e il 30 giugno 2008. E' quanto emerge dalla relazione di apertura dell'Anno giudiziario 2009 che si terrà domani ad Ancona. Dai controlli sono emersi 2.466 lavoratori in nero, mentre è risultata irregolare la posizione di altri 9.679 addetti. Anche negli anni passati, la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario è stata in parte dedicata ai pericoli derivanti dall'economia sommersa e dall'inosservanza delle normative per l'impiego di lavoratori e per la tutela della sicurezza sul lavoro. A questo proposito, nel periodo in questione, l'Inail ha registrato 17 casi di infortuni mortali sul lavoro non causati da incidenti stradali.