Al Ventidio Basso ci sarà il concerto per la pace con un gruppo musicale israeliano
sua tragica unicità, da non dimenticare mai. Questo è il messaggio emerso durante la presentazione della Giornata della Memoria da parte del presidente del consiglio regionale, Raffaele Bucciarelli e dell’assessore regionale Vittoriano Solazzi. Presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio provinciale di Ancona, Luciano Antonietti e il vice presidente della provincia di Ascoli Piceno, Cinzia Peroni.
Molte le iniziative che si svolgeranno in tutte le Marche per ricordare le persecuzioni subite dal popolo ebraico avvenute più di sessant’anni fa.
Quest’anno per commemorare la deportazione, la prigionia e la morte di milioni di vittime innocenti, ad Ascoli Piceno il prossimo 3 febbraio, dalle 10,00 in poi, si realizzerà la visita guidata al campo di Servigliano, dove all’epoca venivano internati gli ebrei delle nostre zone prima di essere trasferiti ad Auschwitz e nel pomeriggio (dalle 17.00 in poi), presso la sala consiliare della provincia di Ascoli Piceno, è stato organizzato il convegno “Attraverso i lager nazisti in Austria: un viaggio di formazione”. In serata, invece, al Teatro Ventidio Basso ci sarà il concerto per la pace con un gruppo musicale israeliano.
“C’è un bisogno generale di riflettere su questa giornata – ha detto Bucciarelli - non solo per condannare gli orrori compiuti dai nazisti, ma anche per difendere la democrazia del nostro pianeta, per creare le condizioni ottimali di riconoscimento di tutte le persone”.
Sulla stessa scia del presidente del Consiglio regionale anche Solazzi ha voluto sottolineare “l’importanza di vivere questa giornata con l’obiettivo di non dimenticare”. “Il ricordo di chi ha vissuto i momenti drammatici, tristi e orribili della storia dell’umanità - ha sottolineato l’Assessore - deve essere condiviso con le giovani generazioni. Non dobbiamo mai stancarci di dire che la democrazia, la pace e la libertà sono un fatto acquisito, ma sono quelle cose che ci conquistiamo giorno dopo giorno. Dobbiamo puntare al rispetto, alla tolleranza, all’attenzione verso gli altri e al ripudio di qualsiasi forma di violenza fisica e mentale. Ancora ci sono focolai, tragedie vissute in tutto il mondo in questo preciso momento in cui noi stiamo ricordando la storia. Pagine che non si sono mai concluse come la situazione in atto tra la Palestina e Israele. Per questo tutte le istituzioni non possono essere assenti e quotidianamente dobbiamo ricordare gli orrori avvenuti perché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi”.