Minori, la mediazione e il reinserimento sociale

Minori, la mediazione e il reinserimento sociale

Tra i risultati positivi 4 casi di remissione di querela

46 richieste da parte del Tribunale per i minorenni, 17 si sono concluse con l'invio dell'esito all'autorità giudiziaria, cinque sono in fase di esecuzione, 24 saranno esaminati entro il 2009. E' emerso dal convegno sulla mediazione penale minorile svoltosi ad Ancona nella Facoltà di Economia e commercio dell'Università Politecnica delle Marche.
Tra i risultati positivi, inoltre, quattro casi di remissione di querela e un caso di manifestazione della volontà di remissione. Dati "incoraggianti", che confermano - è stato detto - come l'istituto della mediazione, anche se introdotto con ritardo nella legislazione italiana e nei servizi sociali e quindi ancora poco conosciuto, è, oltre che un utile strumento giuridico da utilizzare prima o durante il processo penale, anche un procedimento di rilevanza sociale ed educativa che Regioni ed enti locali possono utilizzare per favorire il riavvicinamento tra gli autori e le vittime del reato, con cessazione del conflitto e positivi effetti sul piano relazionale e personale. Al convegno si è discusso in particolare dell'esperienza della Regione Marche, promotrice dell'iniziativa e tra le prime in Italia ad affrontare le problematiche dei minori con il varo delle legge sulla promozione e sul coordinamento delle politiche giovanili, l'istituzione, nel 2002, della figura del garante per l'infanzia e per l'adolescenza e, più recentemente, con la promulgazione della legge a favore dei soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti giudiziari che istituisce il Centro per la mediazione penale minorile. Nella struttura operano 12 volontari specializzati in diverse discipline.