Sentina, vincolo storico per la 'Torre sul porto'

Sentina, vincolo storico per la 'Torre sul porto'

Sarà consentito l’accesso a finanziamenti pubblici per il restauro conservativo dell’edificio

storico-artistico l’edificio denominato “Torre sul porto” ricadente nell’area della Riserva Sentina.
La richiesta di apposizione di vincolo, presentata dal Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale Regionale Sentina nel luglio 2007, ha avuto quindi esito positivo.
Il fine del Comitato di Indirizzo era quello di valorizzare e tutelare il patrimonio architettonico e paesaggistico presente nella Riserva ed in particolare la volontà era quella di effettuare un restauro critico-conservativo dell’edificio “Torre sul porto” che abbia come fine fondamentale la conservazione dei caratteri costruttivi unici ed originali dell’edificio del 1543.
Tale vincolo, che comunque non inasprisce i vincoli già presenti in base alla normativa vigente, ha essenzialmente la funzione di consentire l’accesso a finanziamenti pubblici per il restauro conservativo dell’edificio. In base al codice dei beni culturali e del paesaggio, il Ministero potrà infatti concorrere alla spesa per il restauro fino al 100% se l’edificio sarà ad uso o godimento pubblico.
Attualmente la Riserva Sentina, in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto, ha presentato un progetto di recupero conservativo nell’ambito dei fondi europei  FESR-Marche 2006/2013 Asse 5 (valorizzazione dei territori) per la valorizzazione dell’edificio suddetto consistente: nell’eliminazione delle superfetazioni (cioè degli interventi edilizi effettuati nei tempi più recenti rispetto al corpo originale del 1543), nella messa in sicurezza della struttura attraverso il rifacimento della copertura e nel recupero della muratura esterna.
Tali finanziamenti potrebbero già essere assegnati entro l’estate; per quanto riguarda invece il completamento funzionale dell’opera (tutti gli interventi interni all’edificio che lo renderanno fruibile), la Riserva presenterà entro Marzo la richiesta per l’utilizzo dei fondi dell’otto per mille dell’IRPEF riservato a interventi per la conservazione dei beni culturali.
Contestualmente la Riserva valuterà di richiedere direttamente alla Sovrintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici della Marche, un ulteriore finanziamento per completare il restauro.
Il Presidente D'Angelo, nel manifestare la propria soddisfazione per l’accoglimento della richiesta del vincolo e per la possibilità di accedere a fondi pubblici per il restauro, auspica che già entro l’anno 2009 si possano iniziare i lavori.