Positive le scelte avviate dalle Province di Ascoli e Macerata
quali sono abbonati. Circa il 69% (dato nazionale) di coloro che utilizzano l'auto, si dichiara disponibile a utilizzare il treno se il servizio fosse competitivo. La domanda pendolare cresce ma si investe sempre meno sui binari e il servizio rischia di essere sempre più scadente, lo dimostrano i fondi che la Regione Marche ha messo in preventivo per questa opera pubblica.
La Legge Obiettivo nella Regione prevede una spesa di 1.460,38 milioni di euro a favore delle infrastrutture così suddivisa: 210 milioni di euro sono stati stanziati per le ferrovie (investimento finalizzato alla sola costruzione del by-pass all'altezza della raffineria Api) mentre il restante, 1.250,38 milioni di euro, è stato dirottato su strade.
Mentre non è previsto neanche un euro per il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, snodo fondamentale per il collegamento con Roma che ha ancora un unico binario per la maggior parte del tratto.
Un segnale incoraggiante è presente nel bilancio 2008 della Regione Marche dove due quote, 14 e 8 milioni di euro, sono destinate al trasporto ferroviario, investimenti fortemente voluti dalle province di Ascoli Piceno e Macerata.
Inoltre, con l'orario entrato in vigore lo scorso 13 dicembre 2008, sono stati tagliati alcuni treni e soppresse alcune fermate sulla linea che collega Ancona e Roma, tra cui la stazione di Jesi che conta molte presenze, portando ai viaggiatori numerosissimi disagi.
“Investire di più sul treno è una scelta non più rinviabile per le Marche- commentano Edoardo Zanchini responsabile Infrastrutture e Trasporti di Legambiente Nazionale e Luigino Quarchioni presidente di Legambiente Marche- La Regione continua a investire pochissimo sulla rete ferroviaria mentre punta principalmente su strade in un territorio in cui la maggior parte dei marchigiani vive sulle città costiere ormai fortemente congestionate dal traffico e dallo smog.
E' per questo che risulta necessario investire maggiormente sul trasporto ferroviario e avere più treni che siano più puliti, più puntuali e che offrano un servizio migliore. Questo anche alla luce dell'incremento del numero di lavoratori, studenti e turisti che chiedono di muoversi in treno; infatti si è registrato un aumento del 15% di viaggiatori tra il 2006 e il 2008 oltre al 20% in più di passeggeri registrati nell'estate del 2008.
Ottimo esempio quella della Provincia di Ascoli Piceno- continuano Zanchini e Quarchioni- che ha individuato nell'elettrificazione e nella realizzazione della metropolitana nel tratto Ascoli Piceno- Porto d'Ascoli la priorità infrastrutturale nel territorio ascolano.
Anche la Provincia di Macerata ha chiesto fondi per trasformare in metropolitana una parte della Civitanova Marche-Albacina. Insomma bisogna ricollocare il trasporto ferroviario e pubblico tra le priorità negli investimenti del governo locale fino ad arrivare a un vero e proprio servizio regionale ferroviario per aumentare la qualità della vita dei marchigiani, ridurre l'inquinamento e rendere la nostra Regione più bella, desiderabile e competitiva".
"Per il completamento della Muccia-Foligno prevista dalla Quadrilatero, una Superstrada a 4 corsie di circa 14 chilometri in ponti, gallerie e viadotti, saranno necessari non meno di 2.000 miliardi di vecchie lire e non meno di 15-20 anni di lavori: un'opera faraonica ed inutile, la cui finalità di collegamento intervallivo potrebbe essere comunque raggiunta da una buona "messa in sicurezza" della S.S. 77- aggiunge Gianfranco Borgani della segreteria di Legambiente Marche - Questo colossale sforzo costruttivo e finanziario, per giunta in epoca di scarse risorse pubbliche, è tutt'altro che strategico come rimarca anche il Piano Anticrisi dell'Unione Europea. Esso, infatti, segue vecchie logiche "svilippiste" e sottrae risorse vitali al territorio.
Risorse che potrebbero fare davvero la differenza se impiegate per potenziare le reti intermodali di trasporto ed, in primis, per ripensare il ruolo del trasporto su rotaia che nella nostra Regione è sostanzialmente fermo alle previsioni di un secolo fa. Così intervengono i Paesi più avanzati d'Europa, mentre noi continuiamo a sventrare irreversibilmente il nostro territorio".
Il rapporto “Pendolaria, la libertà di muoversi in movimento” è stato presentato questa mattina in conferenza stampa ad Ancona, presso la sede di Legambiente Marche, a cui hanno preso parte Edoardo Zanchini responsabile Infrastrutture e Trasporti di Legambiente Nazionale, Luigino Quarchioni presidente Legambiente Marche e Gianfranco Borgani della segreteria di Legambiente Marche.