/Sanità: screening del carcinoma dell'utero, mammella e colon
Sanità: screening del carcinoma dell'utero, mammella e colon
Definiti modalità e criteri di realizzazione dei programmi rivolti a tutto il target di popolazione
screening del carcinoma del collo dell’utero, della mammella e del colon-retto e l’aggiornamento dei protocolli diagnostico-terapeutici. Per l’attuazione degli interventi è prevista una spesa complessiva di 1.137.000,00 euro. «Il programma, denominato “Prevenire è volersi bene”, rientra - spiega l’assessore - tra gli adempimenti prioritari regionali previsti dal Piano nazionale della prevenzione che pone particolare attenzione al problema della diagnosi precoce delle patologie oncologiche femminili e del tumore del colon-retto, definendo modalità e criteri di realizzazione dei programmi di screening che debbono essere rivolti a tutto il target della popolazione nel pieno rispetto degli standard di qualità».
«La Regione - ricorda Mezzolani - ha attivato sin dal 2001 le azioni per consolidare lo screening dei tumori femminili e avviare lo screening del tumore colorettale, di cui nel 2005 è stata effettuata una sperimentazione nella Zona Territoriale n. 3 di Fano. Obiettivi prioritari perseguiti con la revisione dell’organizzazione regionale e locale dei programmi di screening oncologici e con l’aggiornamento dei relativi protocolli diagnostico-terapeutici in modo da offrire efficaci percorsi di prevenzione secondaria su tutto il territorio, evitare difformità di interpretazione e ridefinire interventi più appropriati per la diagnosi e la cura delle neoplasie».
In base alla statistica, il tumore più frequente tra le donne è il carcinoma mammario; la seconda neoplasia femminile è il carcinoma del collo dell’utero; di qui l’importanza della prevenzione - è stato dimostrato che il ricorso alla tecniche di diagnosi preventiva - pap-test, prelievi, ecc.- riduce in maniera significativa il tasso di mortalità; non va, infine, trascurata la prevenzione del carcinoma del colon – retto, seconda causa di morte per tumore tra la popolazione; in questo caso lo screening si basa sulla colonscopia e sulla ricerca di sangue occulto nelle feci, un test affidabile, a basso costo e di semplice esecuzione.