I passaggi di proprietà delle autovetture hanno fatto registrare -4,7%, i motocicli -0,5%
diritti degli automobilisti”. Lo dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, aggiungendo che “non è accettabile che in alcuni Paesi europei si possa beneficiare oggi di un incentivo fino a 2.500 euro sull’acquisto di una vettura nuova mentre in Italia si è costretti a tenere un veicolo vecchio, insicuro e a maggiore impatto ambientale. Con un piano di azione europeo può essere perseguito l’obiettivo di ottimizzazione del parco auto circolante, allineando progressivamente il numero di nuove immatricolazioni con le radiazioni”.
“In questo contesto – continua il presidente dell’ACI – auspichiamo altre efficaci misure come quella contenuta nel Decreto Anticrisi di abbattimento a 50 euro del costo dell’imposta provinciale per l’iscrizione delle ipoteche sui veicoli, che fino a oggi ha costituito un freno ai finanziamenti per l’acquisto delle vetture”.
Con queste dichiarazioni il presidente Gelpi commenta l’ultima analisi statistica dell’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, “Auto-Trend”, consultabile sul sito www.aci.it , che sottolinea la chiusura in negativo nel 2008 per l’usato delle quattro e due ruote. Lo scorso anno i passaggi di proprietà delle autovetture hanno fatto registrare -4,7%, i motocicli -0,5%. A dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2007, il calo è stato rispettivamente di -1,7% e di -0,6%. Ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 158 usate nel mese di dicembre, ogni 100 motocicli nuovi sono stati 231 quelli usati venduti sempre a dicembre.
Anche per quanto riguarda le radiazioni di autovetture, il 2008 si è chiuso in negativo: -17,8%. In controtendenza quelle dei motocicli, +6%. Nel mese di dicembre il calo è stato rispettivamente del 15,9% e dell’1,2%. Le autovetture eliminate dalla circolazione nel 2008 sono state 1.814.175, 126.596 i motocicli. Nel solo mese di dicembre sono state rottamate 148.887 autovetture (177.130 a dicembre 2007) e 8.925 motocicli (contro 9.029).
Si può stimare che il 31% delle vetture eliminate dalla circolazione lo scorso anno erano Euro0, il 28,9% Euro1, il 27,6% Euro2, il 9,5% Euro3 e il 3% Euro4.