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Cinese caduta dal tetto, morta per fratture multiple
Jinjuan Je, clandestina, è precipitata mentre cercava di sfuggire alla polizia
sabato mattina a Porto d'Ascoli dal tetto di un capannone, mentre cercava di sfuggire al controllo che agenti della Squadra mobile di Teramo stavano effettuando in un laboratorio tessile cinese. Lo hanno accertato le radiografie del cadavere fatte dal medico legale Claudio Cacaci, che all'esito ha rinunciato a svolgere l'autopsia. La causa del decesso infatti è stata chiarita con sufficiente certezza. Nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l'operaia è fuggita prima sul tetto della palazzina dove viveva e lavorava, e da qui é saltata sul tetto del vicino capannone dismesso, che ha ceduto facendola precipitare per sette metri.
La morte è stata immediata. Intanto, il sostituto procuratore Adriano Crincoli ha rinunciato a chiedere il processo per direttissima a carico di Ju Suilan, 37 anni, la titolare del laboratorio tessile arrestata subito dopo il fatto per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La polizia aveva scoperto che tre operai, tra cui la vittima e il marito, erano privi di permesso di soggiorno, ma la procura di Ascoli ritiene necessari ulteriori approfondimenti.