"Sono stati miracolati". E' il commento, tra le lacrime, del padre di una delle ragazze coinvolte nell'incidente stradale avvenuto ad un bus di linea carico di studenti delle superiori, uscito di strada nel primo pomeriggio nei pressi di Fermo. In attesa che vengano completati gli accertamenti sui figli nell'ospedale della città marchigiana, dove sono stati trasportati una ventina di giovanissimi, i genitori cominciano a tranquillizzarsi dopo la grande paura.
C'è ancora ansia per le condizioni di una diciassettenne, che ha riportato la frattura del bacino ed è stata operata, e per un altro adolescente che ha traumi al viso. Nessuno però è in pericolo di vita ed è per questo che si parla di miracolo.
Chiamati dai figli con i cellulari, alcuni genitori sono stati tra i primi ad accorrere sul posto e hanno scoperto che alcuni dei loro ragazzi si erano comportati da eroi, rompendo i vetri dei finestrini e aiutando ad uscire i compagni feriti o più spaventati. Come Francesco, 16 anni studente dell'Itis Montani.
"Ero nella parte in fondo, nel corridoio tra i sedili e ho avuto solo qualche abrasione alle mani. E' andata peggio a chi stava seduto davanti". Francesco è riuscito a rimanere in pedi, mentre il mezzo si ribaltava e si è subito attivato per aiutare gli altri.
Sono stati gli stessi studenti - sul pullman ce ne erano 55-60, tutti delle scuole superiori, residenti in piccoli centri della zona - a chiamare i soccorsi. Per i parenti sono stati momenti terribili: Emilio Cameli, padre di un'altra diciassettenne, era già al pronto soccorso da stamattina, dove aveva accompagnato un altro figlio che si era fatto male.
"Ho fatto una corsa fino al luogo dell'incidente - racconta, ancora sconvolto - mi sembrava di non arrivare mai". Ancora scossi, altri cominciano a porsi domande sulla dinamica del sinistro, avvenuto lungo la Castiglionese, sterrata e piena di curve: "secondo mio figlio - dice un genitore - il pullman andava piuttosto veloce...".